Vado L. “Bombardier ha risposto positivamente ad una richiesta avanzata dal sindacato già nel settembre scorso, alla firma dell’accordo di Cigs e reiterata a novembre, quando fu acquisita la commessa da Trenitalia per 29 locomotori E464.I carichi di lavoro attuali sono quelli già comunicati a novembre, però solo ora Bombardier ha risposto positivamente alla richiesta sindacale. La domanda che sorge spontanea è perché lo ha fatto e perché lo ha fatto solo ora, a quattro mesi dalla richiesta?”. Così l’ex segretario provinciale Fiom Alberto Lazzari che interviene sulla vertenza Bombardier dopo l’annuncio dell’azienda ad assorbire tutto il personale alla fine della cassa integrazione, a fine agosto, e a non dichiarare esuberi.
“Certamente questo è il successo delle azioni di informazione e di lotta messe in campo in questi mesi. Iniziative che hanno avuto una partecipazione dei lavoratori e un seguito dell’opinione pubblica sempre crescenti, dalla assemblea pubblica dell’aprile scorso, fino alla manifestazione a Genova del 10 dicembre e allo sciopero del 19 febbraio scorso, che ha registrato una adesione del 97% . Certamente hanno avuto effetto la posizione espressa dalla Regione e dal Ministero, con la doppia richiesta di aprire il confronto sugli investimenti e togliere dal tavolo la questione esuberi”.
“Ma c’è di più. La risposta data da Bombardier è un stata concordata dalla direzione italiana con il livello superiore della multinazionale, la macro regione Western Europe, e questo confronto non è stato semplice, ha avuto bisogno di tempo. Questo è un fatto importante perché ci dice che la situazione di Vado è all’attenzione del vertice e, quanto meno, c’è la volontà di non accelerare un processo pericoloso per il sito vadese. Inoltre è chiara la volontà di mantenere la pace sociale per il prossimo anno, sostenendo in toto il costo del personale in eccedenza temporanea” aggiunge ancora Lazzari.
“La pace sociale è sicuramente necessaria a rispettare le consegne a Trenitalia ma se nei prossimi tre mesi non si decide l’investimento il rischio per il sito, finti i carichi di lavoro, è altissimo. Se si aprirà un confronto sindacale sugli investimenti inconcludente, finalizzato solo a fare passare del tempo e arrivare alla fine delle commesse per presentare allora il conto degli esuberi, penso che saremmo di fronte ad una strategia inaccettabile, che i lavoratori non mancheranno di contrastare anche con il blocco delle commesse in lavorazione”.
“Bombardier ha dato e ricevuto molto dal nostro territorio, rispettando con serietà gli impegni e mostrando attenzione al sociale, non dimentichiamo che sono circa trecento i posti di lavoro fissi, tra produzione e ingegneria, creati negli ultimi anni, a fronte di commesse, da Trenitalia, per circa 2 mld di euro. Ora occorre verificare, in breve tempo, che questo legame con il territorio sia confermato e ci sia la volontà di proseguire il percorso di sviluppo di questi anni, sviluppo per cui ci sono tutte le condizioni di mercato, di competenze, di professionalità, di capacità di fare impresa e di infrastrutture, necessarie. Penso che tutti dobbiamo augurarci e lavorare affinché nelle prossime settimane vengano prese le decisioni per dare continuità al sito produttivo, dopo la fine della ultima commessa di E464” conclude Lazzari.