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Stagisti anche a 36anni, nuove opportunità nell’era della crisi: nuovi sostegni a chi cerca lavoro

Savona. Stagisti anche a 36 anni. Non che sia il sogno di ognuno o ci sia chi se lo auguri davvero, ma se questa diventasse un’opportunità per collocarsi, o ricollocarsi, sul mercato del lavoro con percorsi che di solito sono solo “a favor di ventenni” la questione potrebbe cambiare. Soprattutto in un periodo – ahinoi – in cui pare non ci sia la possibilità di fare troppo gli schizzinosi.

Le nuove opportunità di tirocinio e lavoro sono state presentate questa mattina in Provincia. “Oggi presentiamo due cose: ‘Match’, ossia una vetrina virtuale che mette in rete attraverso tutti i centri per l’impiego della regione Liguria le offerte e domande di lavoro (gli interessati, quindi, possono spedire il proprio curriculum vitae e aprire una finestra sul mondo del lavoro, mentre chi ha necessità di un certo profilo può pescare da questa vetrina e assumere); e poi il ‘Piano Giovani’ che consente alle persone fino ai 36 anni di età di svolgere un percorso di tirocinio volto, ovviamente, a ottenere poi un a contratto a tempo indeterminato”: ad annunciarlo orgoglioso è il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza.

“Questa piano è finanziato al 50% con fondi che la Regione gestisce dai fondi europei, e costutuisce una grande opportunità, anche per chi ha superato i 30 anni, di ricollocarsi sul mercato del lavoro, cosa che in quella fascia di età spesso risulta più difficile – dice ancora Vaccarezza – I posti ovviamente sono limitati: noi accogliamo le varie richieste. Siamo contenti di poter mettere in rete questo sistema perché esso dà due opportunità: quella di mettersi in vetrina e di offrire, anche a chi non ha più 20 anni, nuove opportunità professionali”.

Commenta Anna Antolini, dirigente della Provincia: “Questa nuova opportunità che hanno i giovani parte proprio dai centri per l’impiego e parte addirittura dal nostro sito. Da lì chiunque, sia i ragazzi che le aziende, possono trovare tutte le informazioni utili. La grande novità è proprio questo affiancare i giovani, ed i meno giovani, visto che si arriva anche oltre i 35 anni, nella ricerca attiva del lavoro. Una politica attiva che parte proprio dall’inserimento del proprio curriculum. Noi ci stiamo attrezzando e siamo quasi pronti come centri per l’impiego per offrire ai ragazzi non soltanto un supporto nell’orientamento, ma anche nell’apprendere come si carica in Rete un curriculum e quindi ad usare lo strumento informatico. I giovani lo usano molto, ma devono imparare ad usarlo nella ricerca attiva del lavoro”.