Economia

Piaggio Aero, trattativa in mano al Ministero. Esuberi congelati, nuovo appuntamento settimana prossima

Piaggio prima pietra villanova

Finale Ligure. La questione del piano industriale di Piaggio Aero diventa di competenza dei tavoli romani: questa la decisone al termine dell’incontro di questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico.

“Incontro molto positivo – è la prima sensazione di Andrea Pasa, Cgil – la situazione che si è creata dopo la presentazione del piano industriale, da noi rigettato in toto, continua a rimanere drammatica, ma oggi si sono chiarite un po’ di questioni. Anche il Ministero pensa che il piano debba contenere degli elementi di rilancio, mentre quello presentato si preoccupa più di ristrutturare il debito che dello sviluppo dell’azienda. Inoltre concordano con noi sul fatto che, parallelamente alla discussione sul piano industriale, ci debba essere quella relativa agli ammortizzatori sociali”.

I sindacati tornano quindi a casa con alcune “vittorie”. La prima è che, come detto, il Ministero dello Sviluppo Economico si è preso in carico l’intera vertenza Piaggio Aero, non lasciandola al territorio ma intervenendo in prima persona: “Abbiamo appuntamento entro una decina di giorni, presumibilmente già il 12 o 13 febbraio, per un nuovo incontro insieme anche al Ministero del Lavoro”, racconta il sindacalista. Un punto chiave di cui si parlerà è quello delle esternalizzazioni: a Cgil non piacciono e, secondo il sindacato, non possono essere fatte nei tempi dettati dall’azienda.

“Siamo arrivati qua molto preoccupati dalla piega che la situazione stava prendendo – fa eco Giovanni Ferrari Barusso, vicesindaco di Finale – usciamo invece abbastanza soddisfatti per la disponibilità dell’azienda ad un confronto parallelo su due tavoli, con i sindacati per il piano industriale e con il Ministero del Lavoro per il ricorso agli ammortizzatori sociali. Il Comune di Finale ribadisce che intende fare la propria parte, ma chiede un piano industriale di crescita condiviso coi sindacati. La trasformazione delle aree Piaggio sarà possibile solo se legata al piano industriale, questa è la posizione che porterò nel mio programma e che guiderà le mie scelte nei prossimi consigli comunali, qualsiasi sia il mio ruolo”.

Anche su questo oggi si è fatto un passo fondamentale. L’azienda ha confermato definitivamente che entro il 2014 si concluderà il trasferimento di tutte attività finalesi su Villanova d’Albenga, con l’avvio delle produzioni a partire dai primi mesi del 2015: il cantiere è già ripartito la scorsa settimana. “Ma, soprattutto, Piaggio ha accettato di non aprire alcuna procedura di licenziamento collettivo almeno fino a quando non inizierà la trattativa e non si sarà discusso l’uso degli ammortizzatori sociali – spiega Alessandro Vella di Fim Cisl – Questo era uno dei nostri paletti: per proseguire la discussione bisognava togliere dal campo gli esuberi. Il ministero ha già verificato che non è possibile prolungare la vecchia cassa integrazione: da qui il tavolo di lavoro ‘parallelo’ con il Ministero del Lavoro per il ricorso a strumenti di cassa straordinaria”. Una boccata d’ossigeno e qualche speranza in più per gli lavoratori di Piaggio.