Pesca sportiva, l’Enpa contro la nuova legge di disciplina della Giunta Regionale

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Savona. Non piace alla Protezione Animali savonese la nuova legge di disciplina della pesca sportiva elaborata dalla Giunta Regionale. Secondo l’Enpa sarebbe “l’ennesimo regalo, a danno dell’ambiente e degli animali, fatto ai pescasportivi, in analogia a quanto fatto per i cacciatori”.

“L’eliminazione della licenza di pesca, sostituita dalla sola ricevuta del versamento di una tassa, danneggerà i controlli e favorirà il bracconaggio; tassa che non andrà a favore dell’ambiente ma ritornerà alle associazioni dei pescatori senza lasciare quasi nulla nelle casse pubbliche. Improponibile poi la pesca ricreativa come ecocompatibile ed educativa: uccidere animali per svago non può e non deve essere insegnato e favorito tra i giovani, nelle scuole e nelle manifestazioni di beneficienza come si propone assurdamente la nuova bozza di legge” spiegano dalla Protezione Animali Savonese.

“Non c’è – proseguono dall’associazione animalista – inoltre nulla di ecosostenibile nel trasformare, come è avvenuto e continuerà ad avvenire grazie a questa legge, le acque interne liguri in acquari dove liberare poveri pesci d’allevamento che vanno a rimpiazzare ed eliminare la preziosa fauna originaria, solo per facilitare una pesca consumistica ed avulsa da ogni contesto naturale. Per fortuna, ma senza alcuna pubblica sponsorizzazione, cominciano a praticarsi attività meno dannose e davvero compatibili, come la canoa, il rafting, il kayak, l’escursionismo lungo laghi e torrenti, in cui gli animali vengono lasciati in pace ed osservati con attenzione ed interesse”.

“Nessuna tutela infine nella legge in favore dell’anguilla, animale interessante e misterioso in grande rarefazione, malgrado l’Unione Europea abbia da tempo varato un piano straordinario di conservazione, che prevede l’adozione di piani nazionali e regionali che ne proibiscono la pesca. Ma in Liguria si continuerà ad ucciderla” concludono dall’Enpa.