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Nuove sale operatorie ospedale Cairo, Burlando: “Polo importante per il day surgery”

Cairo M. Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, insieme con il vicepresidente e assessore alla Salute Claudio Montaldo e gli assessori Lorena Rambaudi e Pippo Rossetti, ha partecipato all’inaugurazione a Cairo Montenotte del nuovo blocco operatorio dell’ospedale San Giuseppe in corso Martiri della Libertà.

“Questo ospedale, che si temeva dovesse chiudere, acquista invece una maggiore importanza con un blocco operatorio modernissimo che comincerà a funzionare tra marzo e aprile, dopo i dovuti collaudi – commenta Burlando – Questo diventa un polo che può dire la sua per il day surgery. Si potrà venire qui a farsi oeprare anche dalla costa grazie a questo nucleo attrezzato e specializzato. Stiamo quindi attrezzando i vari ospedali affinché facciamo ciò di cui sono più capaci: ad Albenga vi è un reparto improtante di ortopedia; qui, ora, la chirurgia, per poi passare dal San Paolo di Savona e dal Santa Corona di Pietra Ligure. Qui si è finalmente capito che, a fronte di qualche razionalizzazione, ci sono stati anche investimenti importanti”.

Presente anche il sindaco cairese, Fulvio Briano: “Sono favorevolmente colpito dalle tempistiche e dal lavoro che è stato fatto. E’ un importante segnale che va in controtendenza con ciò che è accaduto in questi ultimi anni in questo ospedale che aveva perso alcune funzioni. Ora, invece, ne recupera delle altre, con un blocco operatorio moderno e efficiente. Qui in valle siamo sempre vigili su tematiche che toccano da vicino i cittadini, alle prese con disagi legati alle caratteristiche di questo territorio. Un ospedale deve offrire servizi ai cittadini: da questo punto di vista si possono fare ancora molte cose sul pronto intervento, sulla medicina generale, sui servizi ambulatoriali. Insomma, puntiamo sempre a maggiori servizi. Oggi sulla chirurgia abbiamo buone prospettive”.

La struttura è in un nuovo edificio su tre piani, per una superficie totale di poco inferiore agli 800 mq, ed è collegato all’ospedale. A piano terra ci sono sette ambulatori specialistici, mentre il nuovo blocco operatorio è situato al primo piano. L’opera, costata all’Asl due milioni e mezzo di euro, diventerà operativa tra due settimane.

A fianco dell’edificio ospedaliero esistente sono stati creati ex novo 3 nuovi piani di circa 260 mq ciascuno. Al primo è stato realizzato un nuovo blocco con 2 sale operatorie con locali di servizio annessi, lavaggio chirurghi, preparazione e risveglio pazienti, locale relax personale, caposala, deposito materiale e deposito attrezzature. A servizio di tali nuove sale operatorie è stata altresì realizzata una centrale di sterilizzazione articolata in 3 zone funzionali “sporco-pulito-sterile”. Al piano sottostante il nuovo Blocco Operatorio sono stati predisposti 7 ambulatori medici con relativi locali di servizio annessi; sempre a tale livello è stato altresì ampliato il “Punto di Primo Intervento” con una nuova ampia sala visita. Il piano -1, invece, è stato costruito “al grezzo”, in attesa della sua ultimazione e definitiva destinazione.

Due dati su tutti relativi all’ospedale cairese: nel 2013 sono stati effettuati 7960 accessi al punto di primo intervento e sono stati 2972 interventi chirurgici.

L’intervento realizzato nonostante le contingenti difficoltà di natura economica, è segno di una chiara volontà di puntare sul presidio ospedaliero di Cairo Montenotte così importante per tutta la popolazione valbormidese e non solo. L’obiettivo è quello di rilanciare l’ospedale potenziando e incrementando soprattutto gli interventi di bassa complessità e la Day surgery. Attualmente vengono effettuati in tale regime interventi dalle equipe delle Strutture complesse di Chirurgia generale Savona, Chirurgia generale Pietra, Vascolare, Plastica, Urologica, Chirurgia della Mano, Oculistica, Dermatologia, Ortopedia Savona, Ortopedia Pietra, Chirurgia protesica,
Anestesia.

“A questa scelta fa da sfondo la riprogrammazione generale dell’attività chirurgica sull’intero territorio provinciale in considerazione della classificazione e della specializzazione di ciascun nosocomio: gli interventi di maggior complessità vengono assegnati ai due presidi maggiori (S. Paolo e Santa Corona), mentre gli interventi a minor rischio, come appunto la Day surgery, la one day surgery, o le prestazioni chirurgiche ambulatoriali, sono affidati anche agli altri nosocomi. Ciò che intendiamo fare è un pieno utilizzo degli ospedali di minori dimensioni, mantenendo e possibilmente aumentando la loro specializzazione” spiega il Direttore generale dell’ASL 2 savonese, Flavio Neirotti.

Proseguono all’interno del nosocomio le altre attività presenti fra le quali: Punto di Primo Intervento, Recupero e rieducazione funzionale, Medicina interna e Lungodegenza post-acuzie, Attività ambulatoriali specialistiche, Dialisi, Diagnostica per Immagini, Laboratorio, Diagnostica strumentale.

L’Ospedale di Cairo è inoltre da qualche tempo protagonista di un’altra innovativa iniziativa, che mira a valorizzare il rapporto e l’integrazione tra il nosocomio e la medicina del territorio: “I nuovi locali appena realizzati ospiteranno il nuovo centro ambulatoriale attivato per rispondere alle esigenze dell’utenza valbormidese. In tali ambulatori i medici di medicina generale affiancheranno gli specialisti ospedalieri nella diagnosi e cura della patologie croniche quali lo scompenso cardiaco, secondo un percorso di gestione integrata della malattia e successivamente anche il diabete e la bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)” spiegano la Dott.ssa Claudia Agosti, direttore sanitario dell’ASL. e il dott. Egidio Di Pede direttore S.C. Medicina Interna e Lungodegenza postacuzie.