Quiliano. Fare chiarezza sull’attività dell’Osservatorio Regionale Salute Ambiente. E’ questo lo scopo della conferenza pubblica organizzata questa mattina nel teatro nuovo di Valleggia. A spiegare quali motivi abbiano spinto il Comune di Quiliano ad organizzarla è il primo cittadino Alberto Ferrando: “Abbiamo deciso di fare oggi questa conferenza pubblica perché credo che sia opportuno e doveroso che ci siano chiarezza e trasperenza sui temi della salute e dell’ambiente”.
“E’ un impegno nei confronti dei cittadini. Solo oggi arriviamo a farlo perché solo da poco la Regione Liguria ha finanziato l’attività dell’Osservatorio, con uno sforzo importante per il quale non possiamo che dire grazie, per dare una risposta attesa da troppo tempo” aggiunge Ferrando che, sull’attività dell’organismo dice: “Mi piace come sta operando l’osservatorio: si sono messi intorno ad un tavolo i soggetti che sono deputati a parlare di ambiente e salute a partire dai ministeri competenti, per arrivare ai dipartimenti della Regione, all’Asl, all’Arpal, alla Provincia e ai Comuni attraverso i loro ricercatori”.
Tra i relatori dell’incontro c’è anche Fabrizio Bianchi, dirigente di ricerca del Cnr, responsabile dell’unità di Epidemiologia Ambientale dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa e membro dell’Osservatorio Regionale per il Comune di Vado: “Oggi presentiamo ai cittadini il nostro lavoro. Abbiamo avviato un progetto di studio per mettere in pari le conoscenze, che oggi sono ancora un po’ arretrate, per fare uno studio prospettico che guardi in avanti. Le strade da seguire sono quelle di monitorare bene la situazione pregressa, quella attuale e mettere a punto un sistema che possa, in tempi molto rapidi, individuare possibili anomalie e che dia alla popolazione informazioni fresche sul proprio stato di salute”.
“Per farlo bisogna basarsi sugli standard internazionali che dicono come fare queste cose con rigore scientifico ed avendo a disposizione dati su mortalità, ricoveri ospedalieri, consumo di farmaci e altri dati ambientali che sono importanti. L’Osservatorio ha dei compiti che sono limitati e che sono diversi da quelli di altre strutture locali. In questi pochi mesi, è nato nell’aprile scorso, ha fatto un buon lavoro” prosegue Bianchi.
Il dirigente del Cnr ci tiene poi a precisare come l’Osservatorio operi su un piano ben diverso da quello della magistratura: “Chiaramente la Procura risponde a dei quesiti per cercare di individuare reati e quindi ha commissionato studi per dimostrare l’esistenza di questo tipo di elementi. Noi affrontiamo un problema di sanità pubblica e quindi ci teniamo a fare degli studi molto diversi che vanno ad individuare invece profili di stato di salute per un sistema di sorveglianza epidemiologica. Nel giro di un anno credo che da parte nostra cominceremo a produrre i primi risultati”.