Cronaca

Inchiesta su case agricole di Verzi, il vicesindaco Zaccaria assolto: “Sempre stato fiducioso”

zaccaria

Loano. Inchiesta per presunti abusi d’ufficio in relazione alle case agricole di Verzi: assolto il vicesindaco di Loano Remo Zaccaria. Il verdetto è arrivato questa mattina in udienza preliminare davanti al giudice Donatella Aschero. L’assoluzione (“perché il fatto non sussiste”) è arrivata anche per i quattro coimputati di Zaccaria: Francesco Provaggi, Claudio De Castelli, Brunello Brunetto e Luigi Gaggero.

L’amministratore comunale loanese era rimasto coinvolto nell’indagine non perché proprietario di una delle ville finite nel mirino dei magistrati, ma perché aveva preso parte alle riunioni della giunta municipale in cui erano stati approvati i Progetti Aziendali di Sviluppo Agricolo relativi ai terreni interessati dalla lottizzazione. Un’operazione nella quale, secondo l’accusa, aveva interessi una società privata (la “San Giuseppe Provaggi Finanziaria”) della quale lo stesso Zaccaria, per un breve periodo, era stato amministratore. Il suo voto, anche se non determinante, aveva – almeno per la Procura – favorito la società privata. Gli altri quattro imputati, tutti privati con ruoli nelle società coinvolte nell’operazione di lottizzazione, erano stati accusati di abuso d’ufficio in concorso perché avrebbero beneficiato della condotta di Zaccaria.

Accuse che però stamattina sono cadute tutte. La sentenza è stata accolta molto positivamente da Zaccaria che ha ribadito di aver “sempre avuto fiducia nella magistratura”. “L’unico dispiacere di questi due anni – ha aggiunto il vicesindaco di Loano – restano i giudizi affrettati di alcuni commentatori”. Sull’esito del procedimento il difensore di Zaccaria, l’avvocato Andrea Frascherelli, si è limitato a dire: “E’ una soddisfazione umana e professionale enorme. Sono molto contento di come sia andata. Abbiamo affrontato serenemante il processo e speravamo si risolvesse così”.

Per Zaccaria, Provaggi, De Castelli, Brunetti e Gaggero resta in piedi l’accusa in concorso per la lottizzazione abusiva realizzata, secondo l’accusa, a cavallo degli anni dal 2004 al 2011 nella collina di Verzi. Per questo filone di indagine, che coinvolge in tutto 28 persone, il pm Danilo Ceccarelli aveva disposto una citazione diretta a giudizio e il processo inizierà a marzo. La sentenza di oggi, per i cinque imputati per abuso d’ufficio, dovrebbe giocare un ruolo chiave: il presupposto per un loro coinvolgimento nella lotizzazione abusiva era legato infatti al reato dal quale sono stati assolti.