Orco Feglino. “Due ministri liguri? Bene, ma che si diano da fare, perché la Liguria è molto indietro”. Firmato Claudio Scajola, uno che per parecchio tempo è stato “il” ministro ligure: Ministro dell’Interno nel 2001/02, Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo dal 2003 al 2005, quindi Ministro delle Attività Produttive fino al 2006, ed infine l’ultimo dicastero, quello dello Sviluppo Economico, dal 2008 al 2010.
E’ lontano dalla scena politica “che conta” a allora, Scajola, da quando è stato accusato di finanziamento illecito in relazione all’acquisto di un appartamento vicino all’Anfiteatro Flavio, a Roma. Un’accusa da cui è stato assolto meno di un mese fa: ed ora Scajola ha deciso di riprendersi, a piccoli passi, la leadership del centro destra in Liguria.
Ieri sera Claudio Scajola era ad Orco Feglino, dove ha partecipato ad una cena organizzata dalla consigliera regionale Roberta Gasco. E lì lo ha raggiunto IVG, per un’intervista esclusiva. Una domanda ad un ex ministro ligure non poteva che vertere proprio sulla fresca nomina di Andrea Orlando alla Giustizia e Roberta Pinotti alla Difesa. “Sono contento che ci siano nel governo due liguri – dice Scajola – rappresentano una voce che potrebbe essere utile al territorio, e quindi alla nostra gente”. Il giudizio complessivo sul governo Renzi, però, rimane sospeso: “Aveva creato più aspettative di quello che poi si è visto nella scelta dei ministri. Sì, è un governo fatto di giovani, donne e uomini in parità, però, ecco… speriamo che siano all’altezza del compito, ce lo auguriamo”.
Tre dei ministri sono ex “alleati”: e su questo punto il dente di Scajola è avvelenato. “E’ un governo che nasce fuori dalla logica degli elettori – sbotta – non lo hanno scelto gli elettori questo governo, ma alcuni tradimenti che sono stati fatti da parte di quelli che sono stati eletti con Forza Italia e poi sono andati a fare il governo insieme alla sinistra”.
Una serata con gli amici savonesi, per Scajola. Che da Savona punta a ripartire nella propria carriera politica. Il primo obiettivo potrebbero essere le prossime elezioni europee: “Stiamo ragionando per vedere se è una campagna elettorale da fare. Savona è un territorio a me affezionato e io sono affezionato ai savonesi, ragioniamo insieme”.