Savona. “A dodici mesi esatti dall’entrata in vigore del Decreto Balduzzi sul gioco d’azzardo, qual’è la situazione oggi in Italia? Quale in provincia di Savona? Quanti sono stati i controlli effettuati?”. A porsi queste domande è il portavoce provinciale dei Verdi Gabriello Castellazzi che traccia un profilo della situazione nella nostra regione e nel Savonese.
“Nel 2012, in Italia, i giocatori hanno sperperato 94 miliardi di Euro, 2.5 miliardi solo in Liguria. Videolottery e slot machines sono molto diffuse anche in Provincia di Savona: 736 sono i locali che complessivamente li ospitano, 141 solo nel Comune di Savona, 37 ad Alassio, 85 ad Albenga, 38 a Loano, 29 a Finale Ligure, 28 a Borghetto, 40 a Pietra Ligure, 39 a Vado Ligure, 31 a Varazze” spiega Castellazzi.
“Il decreto entrato in vigore nel gennaio 2013 – continua il portavoce dei Verdi – prevede multe da 100 a 500 mila Euro per chi diffonde messaggi pubblicitari pericolosi e fuorvianti, specialmente se rivolti a minori. In ogni esercizio che ospita videogiochi deve essere obbligatoriamente fornito materiale informativo, predisposto dalle Aziende Sanitarie Locali, diretto a evidenziare i rischi del gioco d’azzardo, unito agli indirizzi dei servizi di assistenza presenti sul territorio dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone vittime della ludopatia. Tutte le scuole devono predisporre iniziative didattiche volte a rappresentare agli studenti il senso autentico del gioco e i potenziali rischi connessi all’abuso e alla errata percezione del gioco d’azzardo”.
“Quanti sono in Provincia di Savona i servizi di assistenza funzionanti? Tutte le scuole hanno predisposto gli opportuni interventi? Si stima vi siano oggi in Italia un milione e 720 mila giocatori a rischio; di questi ben 708 mila sono i giocatori adulti patologici, a cui si deve sommare un 11% di giocatori patologici minorenni. Di fronte a questa situazione che deve suscitare vero allarme sociale le denunce generiche non sono più sufficienti; le Autorità competenti devono rendere noti i risultati circa l’effettiva applicazione della Legge oggi in vigore. Si ritiene a questo punto necessario un vero cambiamento, da parte dello Stato, nella politica rivolta al settore del gioco d’azzardo. Il rispetto del Decreto Balduzzi è oggi il minimo indispensabile, ma non risolverà alla radice un male sociale che insidia una parte rilevante della nostra comunità” conclude Castellazzi.