Cronaca

Deragliamento Andora, partita da Genova la chiatta che rimuoverà il treno

Chiatta Vernazza per deragliamento andora

Andora. Questa volta nessun rinvio, il momento è finalmente arrivato: è partita oggi intorno alle 15.30, dal porto di Genova, la chiatta attrezzata con gru che sarà utilizzata per le operazioni di recupero del locomotore e della carrozza dell’InterCity 660 investito, il 17 gennaio scorso, ad Andora dalla frana proveniente da una proprietà privata.

Sarà un’operazione molto complessa su una chiatta e via mare. “Abbiamo allestito un ‘bacino galleggiante’ con le gru: sono autogru telescopiche di ultima generazione, omologate per questo genere di interventi”, ha spiegato venerdì il responsabile della ditta Vernazza di Genova, Gianluca Dodero.


Tra le 12 e le 15 ore di navigazione sono previste da Genova ad Andora, una volta nello specchio acqueo davanti alla linea ferroviaria inizieranno le delicate operazioni di ormeggio della “squadra navale” che dovrà avvenire in condizioni di massima stabilità per consentire poi le operazioni di sollevamento. Saranno quindi necessarie altrettante ore per l’ormeggio e il fissaggio della piattaforma per poi poter avviare le attività di sollevamento del locomotore, della carrozza e il loro conseguente riposizionamento sui binari.

L’organizzazione tecnica è stata studiata nei minimi dettagli, ad hoc per la rimozione del treno, con decine di persone dell’azienda genovese impegnate nell’operazione. Cinque le gru che saranno impegnate nell’intervento, la più grossa di 800 tonnellate e una secondo di 400 che solleveranno prima il locomotore (da 90 tonnellate) ed in seguito il vagone passeggeri (da 45 tonnellate): le altre tre gru serviranno per innalzare su dei cestelli gli addetti della Vernazza per l’aggancio delle due parti del treno ancora sui binari. Sul binario saranno operative anche le squadre tecniche di Trenitalia che collaboreranno per le attività di supporto a terra.

La Capitaneria di Porto di Alassio ha emesso un ordinanza che disciplina l’area marina interessata dall’intervento, operativa da mezzanotte e fino al termine dei lavori: nello specchio acque di 500 metri dalla linea di costa, per un fronte di 300 metri, con al centro il treno deragliato, sono vietati fino a nuovo ordine l’accesso, la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la pesca di superficie, la pesca subacquea, la balneazione e ogni altra attività non espressamente autorizzata nell’ambito delle operazioni di consolidamento della scarpata e recupero del convoglio ferroviario.