Andora. Sulla presunta lunghezza dell’iter burocratico necessario al rilascio delle autorizzazioni per l’utilizzo di un mezzo navale che procederà alla rimozione del locomotore e dei vagoni ferroviari ancora in bilico dopo la frana di capo Rollo di Andora arriva la precisazione della Guardia Costiera, che in una nota afferma: “In realtà i tempi riportati– circa 10-12 giorni – non sono in alcun modo legati a problemi di tipo burocratico, bensì alle oggettive problematiche connesse all’elaborazione di un piano operativo di intervento sul treno incidentato, piano tuttora in corso di elaborazione da parte della ditta a ciò incaricata da RFI”.
“Nella giornata di ieri sono stati effettuati i sondaggi volti a conoscere la situazione dei fondali della zona, elemento che influisce grandemente sulle modalità di lavoro dei mezzi nautici impegnati nell’intervento (rimorchiatori e pontone); sul mezzo principale, il pontone, saranno caricate tre o quattro gru di tipo terrestre – che svolgeranno le operazioni di raddrizzamento del convoglio e che ospiteranno gli operatori della ditta – con la necessità quindi di valutare con attenzione le condizioni di stabilità del mezzo specifiche per questo singolo intervento”.
“Tutte operazioni, quindi, molto delicate, che si stanno svolgendo sotto il continuo controllo dell’autorità marittima e dell’ente di classifica dei mezzi nautici interessati (RINA), senza che si sia perso in alcun modo tempo prezioso, come pubblicamente riconosciuto dai responsabili di RFI, che dichiarano di essere in linea con i programmi prefissati” conclude la Capitaneria di Porto.