Savona. A soli 22 anni ha già un curriculum criminale di tutto rispetto. Klaudio Xhetani, albanese residente a Savona, negli ultimi anni, è finito molto spesso alla ribalta delle cronache. Rissa, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo d’armi sono alcuni dei reati dei quali è stato accusato e che hanno finito per costargli un’espulsione dall’Italia.
Nei giorni scorsi il ventenne è stato infatti accompagnato in un Cie dal quale, con una scorta internazionale, è stato portato a Bari per poi raggiungere Tirana. Xhetani ora dovrà quindi restare nel suo paese d’origine e, se tornerà nel territorio italiano, lo farà da clandestino e per lui scatterebbero ancora le manette. Prima di essere espulso, il ragazzo aveva già ricevuto un ammonimento orale ed una misura di sorveglianza speciale. Provvedimenti che non erano però serviti a fargli cambiare stile di vita. Essendo considerato un soggetto pericoloso socialmente nei suoi confronti è scattata l’espulsione.
L’ultimo episodio nel quale era stato coinvolto, nel marzo scorso, era stata la sparatoria fuori dai Soleluna di Albissola. Un episodio per il quale aveva patteggiato un anno e otto mesi di reclusione e 700 euro di multa con la sospensione per le accuse di porto abusivo d’armi, lesioni e rissa, ricettazione e spari in luogo pubblico.
Prima di quello c’erano stati anche una condanna in abbreviato a quattro mesi di reclusione (nel marzo 2013) per una resistenza a pubblico ufficiale nella discoteca “Alborada” di Celle (lo spintone al militare risaliva al dicembre 2012), un rinvio a giudizio nel febbraio scorso per aver minacciato un connazionale sparando un colpo in aria in via delle Trincee a Savona (episodio del 2011), un altro arresto per rissa, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni per una lite davanti al bar Benzi (4 marzo 2010). Infine, nel giugno del 2010, aveva patteggiato quattro mesi di reclusione per una maxi rissa nella quale, appena diciottenne, Xhetani era rimasto coinvolto con sette connazionali davanti ad un bar in via XX Settembre.