Politica

Congresso Pd ligure, Gaggero: “Confronto sui contenuti, per un partito davvero di sinistra”

Stefano Gaggero Pd Civati

“L’assemblea ha avuto un obiettivo preciso: il confronto sui contenuti del gruppo – contenuti di sinistra -, inseriti nel programma e considerati imprescindibili, sui quali vogliamo aprire un tavolo con gli altri candidati a queste primarie, nell’ottica di un confronto trasparente e aperto, senza decisioni prese nelle segrete stanze”. Stefano Gaggero, candidato alla segreteria regionale del Pd ligure, spiega così il risultato dell’assemblea di questa sera che ha riunito i membri liguri della mozione Civati per discutere gli esiti della tornata elettorale per il congresso ligure dei democratici.

“Chiederemo – spiega Gaggero – impegni forti e circostanziati, ‘alla tedesca’, ai nostri avversari con l’obiettivo di un possibile accordo sui temi da noi proposti, ritenuti priorità del nostro progetto politico: tra questi l’apertura di un confronto con partito e Regione sul reddito minimo, riforma della politica regionale (per l’abolizione del listino, riduzione delle indennità, abolizione dei rimborsi, istituzione di un’anagrafe pubblica dei politici). Resta fondamentale un impegno contro il dissesto idrogeologico, in tema di politica contro le larghe intese a partire dalla Regione, l’istituzione di primarie aperte e senza reti per le elezioni regionali e la riflessione su un referendum tra elettori ed iscritti sul programma delle prossime regionali”.

“Quello che vogliamo fare, in questo panorama, è dare prova del fatto che una politica nuova è possibile: discussione trasparente, finalmente sui programmi, dopo la lotta sui posizionamenti alla quale abbiamo assistito e il dato – che non può essere trascurato – che riguarda 60 mila elettori persi sul territorio rispetto alle ultime primarie. Sottoporremo i nostri temi ad entrambi, in modo pubblico. Poi ci riuniremo ancora, come mozione Civati, per discutere di quello che emergerà dal confronto e decidere insieme come muoverci in assemblea”.

“Abbiamo detto – conclude Gaggero – che può esserci un Partito Democratico nuovo, con nuovi metodi e con capacità decisionale vera, con proposte di sinistra. Ora per noi non è il momento di scegliere dove andare ma è il momento in cui decidere le nostre priorità, quelle per cui combattere. E lo faremo con un metodo trasparente”.