Economia

Bolkestein, la Fiba Liguria al Governo: “Rispettare gli impegni con i balneari”

Image0011

Liguria. Il 2014 è l’anno in cui saranno esaminate le proposte di modifica alla direttiva europea Bolkestein avanzate dai governi nazionali. Una scadenza fondamentale per i balneari, un comparto che in Liguria conta 1300 imprese e oltre 5mila addetti.

“Tre i grandi temi sul tavolo – spiega il presidente di Fiba Confesercenti Liguria Enrico Bixio -, a cominciare dalla partita legata al rinnovo e alla durata delle concessioni, la madre di tutti i problemi conseguenti all’applicazione della Bolkestein e che andrà quindi affrontata in sede europea. A livello nazionale è invece necessario aprire al più presto un confronto con l’esecutivo per quanto riguarda la fiscalità: non è possibile che le imprese balneari siano le uniche del settore turistico soggette ad un Iva al 22% anziché al 10% e debbano pagare l’Imu su aree di cui sono affittuarie e non proprietarie; così come è insostenibile che le nuove Tasi e Tari siano calcolate sull’intera superficie oggetto della concessione, inclusa la battigia”.

Bixio ha indirizzato una lettera aperta ai presidenti delle competenti commissioni Antonino Oliveri e Sergio Scibilia, ai capigruppo e al presidente del consiglio regionale Michele Boffa, ma anche al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – titolare della delega per la Tutela del territorio e del mare -, al senatore Vito Vattuone e ai parlamentari europei Francesca Balzani e Sergio Cofferati.

L’obiettivo è operare su tre piani – regionale, nazionale ed europeo – per sensibilizzare ciascun livello istituzionale rispetto alle esigenze del settore. “Tramite il supporto della Regione – riprende Bixio – chiediamo al governo di mantenere l’impegno assunto con la legge di stabilità e di convocare, entro il 15 maggio, un tavolo di confronto per il riordino della normativa di settore, facendo seguito alla richiesta unitaria avanzata, a livello nazionale, da Fiba e dalle altre principali associazioni del settore”.

“Ribadiamo il diritto alla sopravvivenza per evitare un vero e proprio sequestro delle nostre imprese, e siamo quindi disponibili anche a pagare un “riscatto” sul modello spagnolo”, è l’appello conclusivo di Bixio.

Più informazioni