Andora. “Si tratta di un’operazione unica”. Non nasconde la complessità e la delicatezza dell’operazione, l’amministratore delegato di Rfi Michele Mario Elia. La chiatta che rimuoverà dai binari il treno deragliato ad Andora lo scorso 17 gennaio è finalmente arrivata, e sono già in corso le prime operazioni.
“La chiatta rimarrà a circa 40 metri dalla costa – spiega Elia – e posizionerà una gru sul binario, per poter imbracare il locomotore e tenerlo in sicurezza. Le altre gru opereranno dalla chiatta, una da 800 tonnellate e l’altra da 500 tonnellate. Le operazioni saranno svolte in assoluta sicurezza, con gli operatori che saranno tenuti sempre a debita distanza dalla locomotiva”.
Difficile dire se la rimozione potrà essere completata già in giornata: “Lasciamoli lavorare – dice Elia a chi gli chiede notizia dei tempi – con il tempo giusto e adatto alla complessità dell’operazione”. Dopo l’operazione di rimozione bisognerà da un lato operare sui binari, e dall’altra attendere il parere favorevole degli enti preposti, protezione civile e consulenti tecnici: “Ci vorrà qualche giorno di attività, se le autorizzazioni negli stessi tempi il binario verrà riaperto entro pochi giorni”.
Buone notizie anche sul fronte del raddoppio, fermo ormai da qualche anno. “Stiamo risolvendo le problematiche con le imprese – promette l’amministratore delegato – e le nuove sono già pronte a subentrare: dopo il parere del consulente tecnico della procura i lavori potranno riprendere. Già sono in fase di accertamento le condizioni attuali del cantiere, in modo tale che per la fine del 2015, se tutto si sblocca nei tempi previsti, i lavori per il raddoppio siano completati”.