Savona. Il WWF Savona, nell’ambito della procedura di Vas (Valutazione Ambientale Strategica), al Piano regionale delle cave, ha presentato le relative osservazioni.
Nel corposo documento composto da più di 150 pagine, il WWF ha evidenziato come “l’insieme delle opere realizzate e delle infrastrutture di cava che le accompagnano realizzate in aree naturalisticamente significative, esercitano un impatto pesantemente negativo su flora, fauna ed in generale sugli habitat naturali. Le attività di cava richiedono la realizzazione o adeguamento di opere, di un enorme movimentazione ed escavazione di terreno con forte impatto anche paesaggistico”.
In sintesi, il WWF Savona rileva criticità chiedendone la cancellazione. In primo luogo, tre siti attualmente identificati come cave, ma che gli stessi sono oramai già rinaturalizzati e comunque non più idonei (uno in Comune di Albenga, due in Val Bormida nel Comune di Cengio). Inoltre, esprime contrarietà per varie criticità di carattere ambientale e paesaggistico all’ampliamento della cava Torri nel Comune di Toirano ed all’apertura di un nuovo polo estrattivo nel Comune di Bormida.
Il WWF rileva come i due siti nel Comune di Pontinvrea (uno ex estrattivo nella località Fossa Lavagnin ed un nuovo sito in località Fornace, oggetto negli anni passati di aspre polemiche sollevate dagli ambientalisti ma anche dalle amministrazioni locali per i forti impatti ambientali e di carattere sanitario), siano ancora inseriti nel Piano regionale delle attività di cava); idem per un ex sito estrattivo di Serpentino utilizzato per la produzione di inerti per usi edili e stradali, situato in adiacenza alla strada provinciale nel Comune di Sassello località Croce di Grino, in fase di abbandono da anni. Per i tre siti il WWF chiede la cancellazione definitiva dal piano regionale.
Criticità sono rilevate anche per i previsti ampliamenti estrattivi per le due cave ancora attive nei comuni di Savona ed Albisola Superiore.