Cronaca

Inchiesta deragliamento, 2 giorni per terminare la scansione del terreno: l’incognita è il meteo

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Andora. Due giorni. E’ questa la stima fatta dalla Procura di Savona sui tempi necessari ad ultimare il rilevamento del terreno con lo scanner laser sulla collina di Andora finita sotto sequestro. L’unica incognita che potrebbe rallentare le operazioni dei consulenti dei magistrati savonesi sono le condizioni meteo.

La strumentazione grazie alla quale i due tecnici nominati dalla Procura, il professore Franco Siccardi, fondatore e presidente della Fondazione Cima (centro di monitoraggio ambientale) di Savon e docente di ingegneria all’Università di Genova, e Alberto Burghignoli, docente alla Sapienza di Roma nel Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, è pesante e delicata, di conseguenza difficilmente manovrabile in condizioni meteo avverse. Nonostante il maltempo, per tutta la giornata di oggi i consulenti, coadiuvati anche da una squadra di tecnici della Regione, dai pompieri e dalle forze dell’ordine, hanno compiuto alcune operazioni propedeutiche ad eseguire la scansione del terreno (sono stati rimossi anche alcuni detriti vicino al convoglio deragliato).

Una volta terminato il rilevamento del terreno, i consulenti potranno iniziare il lavoro in ufficio sui modelli elaborati al computer e l’area potrà essere liberata. A quel punto la Procura disporrà il dissequestro e, di fatto, darà il via libera alle operazioni di messa in sicurezza dell’area e di rimozione dell’intercity dai binari. “Questo è il massimo che si poteva fare” si è limitato a ribadire il Procuratore a proposito dei tempi necessari agli inquirenti per cristallizzare la situazione del versante franato.