Economia

I sindaci valbormidesi a difesa dello IAL di Carcare: “Pagare gli stipendi e garantire l’attività formativa”

Ial centro formazione Carcare

Carcare. Mobilitazione da parte dei sindaci valbormidesi per lo IAL di Carcare. I Comuni della Val Bormida hanno predisposto, infatti, il documento per ufficializzare le richieste alle istituzioni e ai soggetti sociali del territorio savonese per salvare l’istituto di formazione professionale.

“Per la pesante situazione di crisi determinatasi all’Istituto di formazione professionale IAL Liguria sede di Carcare, riconosciuto dalla Regione Liguria quale Ente di Formazione accreditato nell’Albo Regionale, circa quindici dipendenti ed altrettanti docenti esterni non percepiscono la retribuzione da circa sei mesi ed a fronte della pesante prospettiva che mette a rischio un presidio fondamentale di formazione professionale che coinvolge circa 250 giovani ogni anno, recuperando dispersione scolastica, disagio sociale, offrendo cicli di formazione finalizzata ad un possibile inserimento lavorativo funzionale alle imprese del territorio” si legge nel documento.

“Lo IAL di Carcare si trova in una zona pesantemente colpita dalla crisi industriale che necessita di strumenti formativi professionali a sostegno della possibile occupazione e finalizzata al supporto delle aziende territoriali e di start-up di nuove imprese”.

I sindaci dei comuni valbormidesi chiedono, quindi: “L’immediato pagamento delle retribuzioni a dipendenti e consulenti dell’Istituto di formazione professionale, anche con l’utilizzo di anticipi finanziari da parte della Regione Liguria; la definizione e la stabilizzazione dell’assetto proprietario, finalizzata alla prosecuzione delle attività formative senza soluzione di continuità; l’attivazione dei corsi di formazione nelle specialità previste nel quadro della programmazione formativa territoriale; infine il sostegno pieno attraverso le opportune e concrete azioni di supporto ad un presidio di formazione professionale ritenuto fondamentale per il territorio della Valle Bormida” conclude il documento approvato dai sindaci della Valle.