Primi risultati concreti, a Carcare, per la gestione razionale delle colonie di piccioni in area urbana. A illustrarli proprio gli operatori dell’Enpa, che spiegano: “Contrariamente a quanto recentemente sostenuto da alcuni cittadini, il progetto di riunificazione e trasferimento dei volatili in una zona periferica del paese ha raggiunto i primi effetti tangibili, consentendo l’accorpamento di tutti gli stormi precedentemente distribuiti e frammentati sul territorio e la loro temporanea concentrazione in un sito appositamente individuato. Chi non si rendesse conto dell’importanza di quanto conseguito finora, dovrebbe considerare con oggettività le difficoltà logistiche affrontate in questa prima fase e ricordare le tante polemiche che hanno preceduto l’avvio dell’iniziativa. Senza dimenticare gli sforzi di tutte le persone che si sono impegnate per trovare una soluzione razionale al problema e dei pochi (pochissimi) volontari che con grande dispendio di energie, con l’impegno quotidiano e con le proprie risorse economiche sono riusciti a mettere in pratica quella che inizialmente si prospettava come una sfida niente affatto banale. A tutti loro va il ringraziamento degli animalisti come pure, c’è da augurarsi, degli altri cittadini che hanno alimentato un serrato dibattito sull’argomento”.
“Non si tratta, ovviamente, di un obiettivo definitivo – continuano i volontari Enpa – Nessuno vuole spacciare come condizione risolutiva quella che è invece l’importante tappa di un progetto molto più ampio. E’ sufficiente leggere l’intesa attivata tra il Comune di Carcare e l’Ente Nazionale Protezione Animali di Savona per rendersi conto che l’impegno condiviso ha un significato assolutamente più generale e prevede, appunto, una gestione completa delle colonie di volatili e non semplicemente un “allontanamento” del problema”.
A spiegare i successivi passi del progetto è il sindaco di Carcare, Franco Bologna. Il Comune infatti si occuperà di distribuire mangime antifecondativo: “Restano in prospettiva due ulteriori traguardi da raggiungere: la riduzione del numero di piccioni con metodi non cruenti e il loro più marcato e persistente confinamento nell’area periferica individuata. Il primo obiettivo sarà conseguito tramite la somministrazione di alimenti trattati con anticoncezionali (e per questo si è tanto insistito sulla riunione degli stormi), mentre per fidelizzare gli animali al territorio, sarà fondamentale offrire loro un ambiente favorevole, “appetibile”, particolarmente in merito alla possibilità di nidificare (eliminazione delle covate dai fabbricati del centro abitato). Il nostro obiettivo è anche quello di scoraggiare i volatili dal riunirsi sopra i tetti degli edifici pubblici e privati del centro, dove ora si soffermano ancora. Invitiamo i cittadini a non lasciare cavità nei sottotetti che possano ospitare facilmente i piccioni ed è al vaglio la possibilità di installare dei dissuasori che allontanino definitivamente i volatili”.
Prosegue l’Enpa: “Il progetto resta, in ogni caso, l’unico attivato in provincia di Savona ed è stato concepito e reso operativo grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione civica carcarese, in particolare per la disponibilità e la sensibilità del Sindaco Bologna che ha saputo ascoltare le richieste e le esigenze di tutti e ha ritenuto importante attivare una collaborazione virtuosa con Enpa Savona. Un ringra ziamento particolare va al Comandante della polizia municipale Lorenzo Vassallo per l’assistenza prestata e per la disponibilità assicurata ben oltre i doveri professionali. Si desidera ancora sottolineare che il successo di iniziative come quella in atto richiedono energie e risorse rilevanti e che è graditissima la collaborazione di tutte le persone sensibili, in generale, alle tematiche del rispetto degli animai e della protezione del territorio”.
In collaborazione con il “Corriere Valbormida”
