Savona. Domani mattina, mercoledì 22 gennaio, alle 10.00 si terrà il tanto atteso incontro a Genova per capire quali sviluppi avrà la vicenda dell’area di servizio San Cristoforo Sud, chiusa dal 31 dicembre scorso e che ha visto 14 lavoratori perdere il posto: la prima area di servizio in Italia a chiudere per crisi.
All’iniziativa parteciperanno il responsabile aree di servizio di Autostrade per l’Italia, i vertici della società Airest e di Tamoil Italia, la Prefettura di Savona, l’assessore allo sviluppo economico della Provincia di Savona, Giorgio Sambin, il sindaco di Savona, Federico Berruti e le organizzazioni sindacali.
La situazione è ancora più problematica per il fatto che differentemente da quanto inizialmente comunicato l’accesso all’area di servizio è stato completamente impedito e questo crea anche un problema di sicurezza con le auto che si vedono improvvisamente sbarrato l’ingresso, già difficoltoso, e sono quindi costrette ad una manovra pericolosa per riprendere la strada verso levante.
La Regione ha rifiutato di sospendere la concessione dell’area a Tamoil e ha intimato alla società petrolifera di riattivare immediatamente il servizio pena il ritiro della concessione stessa.
Domani negli uffici di via Fieschi si svolgerà un incontro nel quale l’assessore regionale Enrico Vesco spera si presenti un funzionario di Autostrade per l’Italia “in grado di prendere decisioni” e non dei rappresentanti che dovranno riferire a Roma quanto discusso.
“La vertenza è complessa e difficile perché tutti gli interlocutori non sembrano interessati ad affrontare la discussione, rispetto i vertici Autostrade del nodo genovese ma non sono loro i nostri interlocutori: spero domani si presenti qualcuno da Roma che possa fornire delle risposte certe” conclude l’assessore Vesco.