Albenga. Era la mattina del 27 giugno del 2012 quando sulla strada tra Villanova ed Albenga una cinquantaduenne di San Fedele di Albenga, Maria Roveraro (conosciuta anche come Marilena), che andava al lavoro in sella al suo scooter, morì nello schianto con un furgoncino della ditta EcoAlbenga.
Questa mattina, davanti al giudice Emilio Fois, per quel tragico incidente il conducente del mezzo a quattro ruote, S.P., 60 anni, di Garlenda, ha patteggiato un anno di reclusione (prima dell’accordo sul patteggiamento la famiglia della vittima era stata risarcita).
L’uomo, difeso dall’avvocato Monica Gallizia, era accusato di omicidio colposo. Secondo la perizia eseguita nel corso dell’incidente probatorio disposto dal giudice, lo scontro era stato provocato da una precedenza non rispettata: l’autista del furgoncino avrebbe infatti svoltato nella strada che attraversa Regione Miranda, all’altezza della concessionaria Autodoria, senza fermarsi per permettere allo scooter che stava arrivando di passare.
Maria Roveraro, che da anni era in servizio al laboratorio analisi dell’ospedale di Albenga, non aveva potuto fare nulla per evitare l’impatto fatale.