Savona. Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. E’ il verdetto emesso questa mattina in udienza preliminare dal giudice Fiorenza Giorgi nei confronti di Renato Gariano, ex presidente del Consorzio regionale cooperative ligure (difeso dall’Avvocato Ernesto Monteverde di Genova). L’accusa dalla quale è stato prosciolto era di truffa ed estorsione a danno di alcuni artigiani che avevano lavorato nel cantiere di Pietra Ligure, in Località Cravero, e nella sua abitazione.
Secondo l’accusa, Gariano aveva infatti commissionato a due artigiani dei lavori, salvo poi non pagarli una volta terminati. Di qui l’accusa di truffa, mentre quella di estorsione veniva contestata per una sorta di ricatto che l’imputato avrebbe fatto per convincerli ad eseguire i lavori nella sua casa di proprietà. Fatti che, secondo il giudice, non potevano configurarsi nei reati contestati, ma al massimo in un illecito civile (“inadempimento contrattuale”) e per i quali, di conseguenza, la richiesta di rinvio a giudizio è stata respinta.
Nei confronti di Gariano, sempre in tribunale a Savona, resta aperto il procedimento relativo alla costruzione delle 50 case cooperative di via Crispi a Pietra Ligure (un caso per il quale è già a giudizio per truffa, concussione e falso in concorso con altre persone).