Savona. Alle 22 sono tre i blocchi che di fatto paralizzano ancora la città di Savona: il principale è sotto la Torretta dove vige la regola di 5 macchine ogni 30 minuti, con i manifestanti che presidiano anche piazza Mameli e piazza Saffi rendendo, di fatto, impossibile spostarsi dal centro cittadino verso Albisola e viceversa.
A nulla valgono le proteste di cittadini imbufaliti: a dettare legge sono i manifestanti e le poche forze dell’ordine non possono fare altro che limitarsi a controllare, senza però avere voce in capitolo sulle regole dei blocchi.
Da questa mattina i vari cortei si sono autogestiti, non esiste un capo o una direzione: si vive sul momento. Ad esempio, verso le 19:00, sulla via Aurelia uno dei manifestanti è andato in mezzo alla strada e ha urlato: “Adesso non passano neanche più le moto” e dopo l’applauso della folla anche le due ruote sono state obbligate a fermarsi e a proseguire il viaggio a “spinta”.
“Sul campo” agenti di polizia, carabinieri e polizia municipale ma né il sindaco o altri rappresentanti delle istituzioni locali sono scesi per incontrare i manifestanti, che ora sono pronti a passare la notte in strada e a riprendere la protesta alle prime luci dell’alba.
A rimanere bloccati anche alcuni esponenti politici e in molti si chiedono come sia possibile che le forze dell’ordine non intervengano per disperdere i pochi, a onor del vero, “forconi” rimasti in strada; stessa cosa si chiedono i cittadini rimasti bloccati da questa mattina.