Savona. Una femmina di pastore tedesco di 8 anni, malata e denutrita, costretta a vivere dentro un deposito di materiale edile senza nemmeno una ciotola d’acqua. E’ l’ennesima storia di maltrattamento di animali che si registra in provincia di Savona, ma stavolta dal tribunale di Savona è arrivata una condanna per il presunto responsabile.
Stamattina, davanti al giudice Marco Rossi, il padrone del cane, un quarantenne loanese, A.M., è stato condannato al pagamento di un’ammenda da 4500 euro.
L’uomo era stato colpito da un decreto penale di condanna (che prevedeva una pena di 2500 euro di ammenda) al quale era stata presentata opposizione. La vicenda era quindi finita davanti al giudice monocratico dove oggi si è concluso il processo.
Secondo quanto accertato dalla Guardia Forestale e dai veterinari dell’Asl, che nel giugno del 2012 erano intervenuti dopo una segnalazione, il pastore tedesco viveva in condizioni inadeguate all’interno di un terreno recintato, adibito a deposito di materiale edile, in località Riva a Boissano.
In particolare la Procura ha contestato al padrone che il cane fosse affetto da una dermatite imputabile a leishmaniosi canina, con un “alterato stato del sensorio” e la “deambulazione incerta”. Inoltre l’animale soffriva di una grave podoflemmatite agli arti, era in un mediocre stato di nutrizione, l’ambiente in cui viveva era invaso da erbe infestanti e da materiale edile accatastato ed era privo di una ciotola con l’acqua. Condizioni che avevano fatto scattare per il padrone dell’animale l’accusa di maltrattamento di animali.