Liguria. “Basta con i giochini del sottosegretario Girlanda e del ministro Lupi impegnati a negare l’esistenza del fermo e le ragioni della protesta, pur in presenza di ordinanze prefettizie che ricordano periodi bui della storia italiana; se insistono, senza preavviso, porteremo sui camion la nostra protesta a Roma”. Così Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, che ha guidato i presidi della categoria, torna sul fermo dell’autotrasporto.
“La nostra protesta continua – precisa Longo – e i segnali di disagio sociale che per la prima volta accompagnano le rivendicazioni dell’autotrasporto forniscono la testimonianza tangibile della validità delle nostre scelte: rifiuto di finanziamenti a carico dei contribuenti in cambio di norme precise che consentano alle imprese di autotrasporto di sopravvivere in un mercato che è oggi drammaticamente e con enormi rischi per la collettività, caratterizzato da una illegalità diffusa e da uno sfruttamento ad alto rischio di chi lavora sulle strade e sulle autostrade del paese”.
“Il disagio sociale – conclude Longo – fornisce all’autotrasporto un eccezionale carburante per non tornare indietro”.