Valorizzazione attività agricole del territorio e stop al cemento: le proposte dei Verdi savonesi

Gabriello Castellazzi, Finale

Savona. “Gli ultimi dati statisticamente rilevati dicono che quasi il 30% della frutta e della verdura commercializzate nei nostri mercati giunge da paesi europei ed extra-europei. Mentre è comprensibile un mercato di prodotti di qualità a breve raggio (europeo e mediterraneo), si rimane perplessi di fronte alla quantità di prodotti agricoli che provengono da Australia, Nuova Zelanda, California, Cile, Messico”. Ad affermarlo è il presidente dei Verdi Savonesi Gabriello Castellazzi che rilancia l’importanza di una valorizzazione delle attività agricole del territorio e lo stop alla cementificazione.

“E’ pur vero che alcuni prodotti di nicchia sono ricercati indipendentemente dal prezzo, ma tanti prodotti che fanno parte del nostro patrimonio agricolo rimangono invenduti. Considerato il costo dei trasporti aerei e navali, com’è possibile che il prezzo di questi prodotti, che giungono dagli antipodi del nostro pianeti, risulti concorrenziale? Infatti Australia e Nuova Zelanda non mantengono i loro agricoltori nelle stesse condizioni di Cina o Cambogia, quindi i loro costi di produzione non dovrebbero risultare così vantaggiosi. La provincia di Savona ha grandi potenzialità agricole e molti giovani si stanno nuovamente orientando verso una delle attività che hanno garantito la sopravvivenza dei nostri padri. I meccanismi di produzione e commercio nel settore agricolo devono essere profondamente rivisti” aggiunge Castellazzi.

“I Verdi si battono da anni per un maggior rispetto dell’ambiente e per una giusta valorizzazione dei terreni agricoli: basta con la cementificazione sistematica di aree produttive. Anche il patrimonio boschivo della provincia di Savona è percentualmente il più alto tra tutte le province italiane ed è una risorsa incredibile in stato di semi abbandono. I nostri prodotti agricoli devono essere valorizzati nel modo giusto e si deve facilitare la loro commercializzazione diretta da parte di chi produce, a vantaggio di tutti i cittadini. Quindi meno intermediazioni parassitarie e più reddito per chi fatica sulla terra”.

“Un esempio sintomatico: i pomodori e i loro derivati che vengono dalla Cina costano meno? Carlin Petrini (fondatore del movimento Slow Food) nel suo libro “Buono, pulito e giusto” affronta il tema: ‘In Cina non sono rispettati i diritti dei lavoratori… i livelli di inquinamento, la presenza incontrastata di OGM e pratiche agricole tanto dannose da essere vietate in ogni altra parte del mondo rivelano una faccia dello sviluppo cinese che pochi sembrano prendere in considerazione’. Lo stesso Petrini ricorda come il savonese possa vantare un’eredità indiscussa in colui che diede un contributo illuminato alla scienza dell’agricoltura: il finalese Giorgio Gallesio. Dai suoi studi di pomologia si svilupparono la produzione e il commercio del “chinotto” , un settore che ha ancora molte potenzialità. In conclusione: in questo momento di crisi è necessario guardare con realismo alle opportunità che possono derivare da una rinnovata alleanza tra turismo e agricoltura” conclude il presidente dei Verdi.