Valbormida. Dopo il fuoco di fila sull’insediamento Toshiba in Valbormida, cala il silenzio. La maxi operazione che vede al centro la conglomerata nipponica sembrava “affare fatto”, con tutte le istituzioni locali pronte ad accogliere come una benedizione il nuovo impianto per regolatori di flussi di energia. Ed effettivamente non c’è nulla che smentisca gli accordi già presi. Ma non si è mosso più nulla nel dialogo tra forze locali e multinazionale.
Non a caso il governatore regionale Burlando, che ha promosso in tutti i modi l’insediamento (si tratta di un investimento di 11 milioni di euro sul territorio ligure), alla domanda su aggiornamenti a proposito di Toshiba risponde: “Li sto cercando in tutti in modi. Sembrano spariti”.
La convenzione con il Comune di Carcare per costruire lo stabilimento in località Cirietta è già stata sottoscritta e dettagliata. Ora si tratta di attendere le azioni della T&D Europe, la divisione, appunto, del colosso nipponico che pareva aver urgenza di trovare i suoi spazi in area valbormidese. Ora l’operazione attraverso un momento di pausa che si spera essere solo una fase transitoria.
Quello di Carcare sarebbe un impianto di attrezzature unico nel suo genere: dovrebbe produrre “Gas insulated switchgear” (Gis), le attrezzature pesanti usate per controllare i flussi elettrici ed essenziali per le centrali ausiliarie quanto alla conversione della corrente elettrica da alto a basso voltaggio o viceversa. Prodotti altamente tecnologici e delicati, che necessitano di processi di certificazione approfonditi e complicati: si teme, infatti, che qualcosa sia andato storto dal punto di vista di queste certificazioni. Solo la T&D potrebbe rispondere, ma non ha ancora riallacciato il dialogo né con la Regione Liguria né con gli enti locali.