Albenga. Ce n’è per tutti. Per l’assessore Bruno Robello De Filippis che, dopo aver dato dei “duri di comprendonio” ai componenti del comitato per il no al forno crematorio, “sarebbe meglio si dedicasse ad altro, e non alla politica”; e per il sindaco Rosy Guarnieri colpevole, per i suoi antagonisti politici, di aver difeso un assessore “della sua bellicosa maggioranza dimostrando di esserne ostaggio”.
Non usa mezzi termini il segretario cittadino del Pd, Alessandro Andreis, nel commentare il frizzante incontro di ieri sulla realizzazione di un’opera indesiderata da una parte dei cittadini, nel corso del quale un gruppo di una quindicina di persone ha lasciato la riunione dopo un acceso diverbio con l’assessore impegnato nella relazione relativa al piano regolatore cimiteriale.
“Innanzitutto sono dispiaciuto che siano stati proprio i cittadini a subire sulla propria pelle l’atteggiamento da sfottò di questa maggioranza – esordisce Andreis – Atteggiamento che non mi stupisce anche perché basta guardare qualsiasi consiglio comunale per rendersi conto del comportamento di alcuni assessori e consiglieri di maggioranza che, più che discutere su temi comunali, si lasciano spesso andare a offese personali. Ma, anche se ciò non dovrebbe accadere all’interno di istituzioni, noi possiamo anche capire i ‘toni’ di chi fa politica. Meno accettabile, però, è che un sindaco e la sua giunta se la prendano con i cittadini”.
“Scandalosa è poi la difesa di Guarnieri nei confronti di un suo assessore che, al contrario, avrebbe dovuto riprendere: questo dimostra che il sindaco è ostaggio della sua bellicosa maggioranza di cui prova a mantenere a stento gli equilibri” continua l’esponente Pd che annuncia: “Proporrò ai miei consiglieri di chiedere nel prossimo consiglio comunale, e non in quello di oggi visti i tempi tecnici, le dimissioni di Robello. Se l’assessore vuole fare il burlone o il simpatico ci sono altre sedi per farlo. Meglio che si dedichi ad altro e passi il testimone a chi sa ricoprire un ruolo pubblico”.