Albenga. “Neppure l’amministrazione vuole case popolari a Lusignano. Anzi, nel progetto di nuovo Puc, atto di programmazione urbanistica dei prossimi dieci anni, è prevista un’area di edilizia convenzionata prima casa per le giovani coppie che vogliono rimanere e vivere al di fuori della zona prettamente e densamente urbana”. Torna sui temi del nuovo Puc comunale il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, che coglie l’occasione per rispondere alle critiche e alle polemiche sollevate dal Pd sul nuovo piano urbanistico.
“Anche io chiedo al consigliere Ghiglione a cosa sono valsi gli incontri di ascolto che hanno intrapreso al momento dell’avvio del Puc: nel caso in argomento, avevano già concluso un accordo con ARTE per l’iniziale cessione di un’area a parcheggio provvisorio, in attesa che la lottizzazione Perseghini avesse termine. Ma se nella discussione della serata di discussione del Puc il consigliere Ghiglione e l’ex consigliere comunale e oggi consigliere di banca Antonello Tabbò si sono sentiti coinvolti, verrebbe da dire che vale il detto che la prima gallina che canta ha fatto l’uovo. È singolare che non conoscano la materia, dal momento che persone a loro molto vicine operano a stretto contatto con ARTE” aggiunge la Guarnieri.
“L’accordo con ARTE cui fa riferimento Tabbò era di realizzazione di n. 54 alloggi a Campochiesa, 18 di edilizia popolare, 18 convenzionati, e 18 di libero mercato. L’operazione ha avuto poche gambe per camminare, al punto che ARTE ha restituito al Comune il progetto pregandolo di trovare diversi finanziamenti e pretendendo un rimborso delle spese sostenute di 100 mila euro, compreso il parcheggio in uso al Comune. O stipulavano atti a loro insaputa, senza rendersi conto della natura e ancor più della sostenibilità degli stessi, oppure hanno totalmente dimenticato quello che è stato il periodo in cui sono stati al governo della città. Ma al di là di tutto ciò, che nulla ha che vedere con il progetto di Puc, l’ARTE, in nome della comunità albenganese, ha acquisito in quel contesto 38 mila metri quadrati di terreni non certo per coltivarli, perché non ci risulta che ARTE siano coltivatori diretti. Questa acquisizione ha permesso la realizzazione del nuovo ospedale, considerato che comunque nei prossimi dieci anni le frazioni non abbiano una minima possibilità di ampliamento del nucleo urbano, si è inteso favorire e facilitare un patrimonio pubblico anziché uno privato. Privati che, per lo più, svolgono attività di coltivazione nei terreni. Morale della favola è che probabilmente, i Consiglieri intervenuti non gradiscono il fatto che si dia la possibilità a un’agenzia regionale di edilizia territoriale anziché, magari, a un privato che ha fatto qualche passaggio in qualche studio”.
“Consiglio alla minoranza, che ha volutamente disertato gli incontri di presentazione al pubblico del Puc, di continuare a disinteressarsene, per evitare ulteriori brutte figure, visto che non sanno di cosa parlano. Piuttosto, dovessero cambiare idea, che portino proposte costruttive, e non prive di aiuto alla città, nelle sedi competenti” conclude il primo cittadino di Albenga.