Sport

Lega Pro, il Savona al “Menti” sfida la storia: il “Lanerossi”, da Pablito Rossi al “Divin Codino” fino alle soglie del trionfo europeorisultati

Varie sport 2013

Savona. La storia del calcio è fatta anche da miti, da squadre di provincia con storie e personaggi tutti da raccontare.

Domenica al “Menti”, il Savona, con la morte nel cuore per la tragedia della Sardegna, si imbatterà proprio in una di queste società.

Caduto in disgrazia, il Vicenza guidato in panchina da Giovanni Lopez prova a risalire la china con calciatori di categoria superiore come Marco Padalino, ex Sampdoria, Abdel Jadid e, su tutti, Simone “Tir” Tiribocchi.

Dopo una partenza lenta i veneti vogliono scalare posizioni in classifica col sogno, nemmeno tanto nascosto, di tornare in serie B dopo la retrocessione dello scorso campionato.

Nonostante la penalizzazione di quattro punti – è di ieri la rinuncia al ricorso da parte della società vicentina – Tiribocchi e soci sono in forte ascesa in classifica.

Questa, però, è la cronaca.

Tornando alla storia del calcio, il “mito” Vicenza nasce negli anni Cinquanta quando diventa “Lanerossi” e comincia ad insidiare anche le grandi squadre lanciando nella mischia giovani quali Azeglio Vicini, Sergio Campana e Luis Vinicio.

La svolta, però, arriva a fine anni ’70 quando GB Fabbri, uno dei tecnici più qualificati di quegli anni, fa esordire un giovane dal nome banale e comune: Paolo Rossi.

Si, proprio quel giocatore che in Spagna farà saltare di gioia il savonese Sandro Pertini e, con lui, una Nazione intera.

Un grande campione che farà la storia della Juve e dell’Italia come un altro che, qualche anno dopo, mostrerà i segni acerbi del campione: Roberto Baggio, futuro “Divin Codino” e Pallone d’Oro.

Una storia già prestigiosa e importante così ma, il meglio doveva ancora arrivare.

Alla fine degli anni ’90, infatti, i vicentini vivono la loro età dell’oro.

Con Guidolin in panchina, il Vicenza prima torna in A e, poi, nella stagione 1996 – 97 conquista la Coppa Italia battendo in finale il Napoli di Montefusco.

L’apice però, i veneti lo toccano l’anno dopo con la semifinale della scomparsa Coppa delle Coppe quando la corsa di Pasquale Luiso e company si ferma “solo” in semifinale contro il Chelsea di Luca Vialli e Gianfranco Zola.

Dopo la splendida avventura, primo del lento e inesorabile declino, il Vicenza diventa il primo club a maggioranza straniera. Nel 1998, infatti, la società inglese ENIC (finanziaria nel campo del petrolio) rileva la maggior parte delle quote azionarie del club biancorosso.

Una storia, insomma, importante e ricca di personaggi che domenica, però,  conterà relativamente: la storia di questo campionato proverà a scrivere il Savona di Ninni Corda.