Gli Ordini degli architetti di Savona e Imperia a braccetto: accorpato il Consiglio di Disciplina

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Savona. Ci sarà un solo Consiglio di Disciplina Territoriale per gli Ordini degli Architetti di Imperia e di Savona: i rispettivi Ordini professionali delle due Province hanno infatti deciso di accorpare questa nuova funzione prevista dalla recente Riforma delle Professioni.

Il Consiglio di Disciplina sarà un nuovo organo giurisdizionale professionale, deputato a decidere sulle questioni attinenti al rispetto della deontologia professionale da parte degli Architetti iscritti agli Albi professionali delle due province: sarà formato da 11 componenti, scelti tra 22 soggetti indicati congiuntamente dai due Ordini, la cui designazione sarà decisa dal Presidente del Tribunale che verrà indicato dal Ministero della Giustizia, quale Autorità del Circondario giudiziario territoriale di Imperia e Savona.

La legge di riforma degli ordinamenti professionali, il DPR 137/2012, ha istituito ai sensi dell’art. 8 i consigli di Disciplina, organismi cui sono affidati i compiti di valutazione preliminare, istruzione e decisione delle questioni disciplinari riguardanti gli iscritti all’Albo. Nell’attivare il processo di costituzione del nuovo organo, i Consigli dei due Ordini degli Architetti mettono in evidenza l’assoluta indipendenza operativa e decisionale del futuro Consiglio di Disciplina, e la funzione di presidio della correttezza professionale dell’architetto, sia nei rapporti interprofessionali che in quelli verso i clienti, a tutela della collettività.

Le ragioni che hanno condotto alla scelta di accorpare la funzione disciplinare in un unico organismo sono non tanto quelle relative ad un indubbio risparmio finanziario, quanto quelle legate all’esigenza di garantire la terzietà e l’elevata produttività dell’apparato giudiziario della categoria per due Ordini caratterizzati da ridotte dimensioni: si contano infatti 744 iscritti a Savona e 432 ad Imperia su una popolazione complessiva di circa 495.530 residenti.

La possibilità di valutare più casi e di disporre di una banca dati più ampia consentirà una maggiore specializzazione dell’organo disciplinare assicurando un funzionamento più efficiente e un giudizio più obiettivo.