Pontinvrea. “Mai avevo sentito un stravolgimento della verità come quello messo in campo dall’assessore Guccinelli sulla discarica della Fossa di Lavagnin, e come al solito con i fatti posso dimostrarlo: quando dice che il problema non è politico mi sembra un modo pilatesco di affrontare il problema, che ha invece una forte natura politica visto che è stata una delibera di giunta regionale a dare il via allo scempio ambientale”. Non usa giri di parole il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli che ribatte alle esternazioni dell’assessore Guccinelli dopo la presentazione di una interrogazione del consigliere regionale Marco Melgrati.
“È politico l’atto del 2009 quando venne votato all’unanimità un ordine del giorno dove lo stesso assessore Guccinelli aveva ribadito che se il materiale fosse stato inquinante doveva essere rimosso dal sito”.
“La Regione con il suo dirigente, la dott.ssa Minervini, ha sempre negato che si potesse formare il biogas sotto gli abbancamenti di rifiuti. Le criticità iniziali riscontrate da Arpal erano soprattutto per difformità del progetto. E’ stato il Comune a impegnare forze e risorse per sostituirsi al compito della Regione cominciando ad incaricare un tecnico per svolgere delle foto termiche per evidenziare anomalie che in principio furono quantomeno sottovalutate dai dirigenti regionali e da Arpal. Nel sottosuolo è stata scoperta la presenza dell’80% di biogas, con il successivo esposto alla Procura” aggiunge ancora il primo cittadino di Pontinvrea.
“La Procura ha predisposto un Ctu che addirittura nelle sue conclusioni è risultato ancora più allarmante di quanto si pensava per la pericolosità e per la compromissione delle falde acquifere sottostanti che sfociano nel torrente Erro, dal quale si approvvigiona un’intera vallata”.
“E’ un dato oggettivo che in questi anni mai la Regione è stata al fianco dell’amministrazione comunale, mentre invece ha fatto di tutto per agevolare una ditta che non ha mai tenuto conto ne del progetto ne delle prescrizioni e ha inquinato un sito mettendo a rischio la salute pubblica non solo della mia popolazione ma di un’intera vallata” conclude il sindaco Camiciottoli.