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Caccia, l’assessore Briano: “Pronto atto urgente”. La Provincia: “Ottenere riapertura in tempi brevi”

Burlando, Vaccarezza, Briano, Fera

“Sto lavorando ad un atto urgente per risolvere il problema del calendario venatorio”. Poche parole ma tanto lavoro per l’assessore regionale Renata Briano dopo la sospensione della caccia decisa dal Consiglio di Stato, impegnata a trovare una rapida soluzione che permetta di far ripartire l’attività venatoria e dare un sospiro di sollievo anche agli agricoltori preoccupata dalla proliferazione di ungulati.

“Stiamo ancora svolgendo una serie di approfondimenti giuridici e tecnici per vedere quale atto adottare. Il provvedimento potrebbe già essere al vaglio della giunta regionale di domani. E per sabato è prevista una commissione consiliare urgente” aggiunge ancora l’assessore regionale.

Savona. “Certamente chi ha a cuore la fauna non aspetta fino all’ultimo per ricorrere al Consiglio di Stato dopo che il Tar aveva dato alla Regione un mese fa, ormai, e senza avere la possibilità di ricevere una notifica e così poterci difendere. Mi è parso di vedere scorrettezza da parte delle associazioni ambientaliste e ma noi non ci arrenderemo…” conclude la Briano.

“Questo non è il momento delle polemiche, ma se mai delle soluzioni e noi dobbiamo lavorare per creare le condizioni necessarie ad una riapertura della caccia in tempi brevi” ha dichiarato il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza.

“Collaboreremo con la Regione Liguria per trovare le giuste soluzioni a questo stop improvviso e inaspettato, una pausa forzata che si ripercuote prepotentemente sull’intero territorio ligure generando un drammatico effetto domino. Terminata questa criticità sarà però necessario, da subito, sederci ad un tavolo per ragionare insieme sulle cause e motivazioni che hanno portato a questo blocco, per impedire che ciò accada nuovamente in futuro”.

“Sicuramente la sospensione della caccia è un danno gravissimo per gli agricoltori del nostro territorio già penalizzate nei mesi estivi dalla presenza degli ungulati nei campi coltivati” dichiara l’assessore alla caccia Pietro Revetria -. Una decisione quindi che ricade non soltanto sul mondo venatorio, ma sull’intero sistema economico produttivo. Attendiamo in tempi brevissimi un incontro con la Regione al fine di poter definire le strategia da adottare”.