Savona. Una dichiarazione d’amore quella fatta in conferenza stampa da Ninni Corda.
Doppia in realtà. Dell’amore per il Savona si sapeva bene; di quello per il Como solo in parte: “Ho allenato in tanti posti ma Como e Savona sono speciali per me”, ammette l’allenatore.
“Domani i tifosi del Como verranno a salutarmi e questo mi fa felice. Anche se, probabilmente, a Como l’effetto sarà ancora maggiore”, commenta il tecnico chiudendo la parentesi delle emozioni.
Mister Corda, infatti, pensa già alla partita che potrebbe lanciare il Savona nelle zone altissime della classifica: “Noi dobbiamo essere sempre inferociti – attacca il tecnico – altrimenti valiamo una squadra di Seconda Divisione che lotta per non retrocedere.
Col Cuneo in coppa non abbiamo fatto una bella partita”.
Dopo quindici giorni di pausa per la squadra – il tecnico Corda, invece, manca in panchina addirittura dall’8 settembre, giorno dell’amara trasferta di Pavia – e la parentesi negativa in coppa, si torna, domani, al campionato: “Sentivo la mancanza del campo – dice con grinta Corda – Giovanni (n.b. Mattu) ha fatto cose straordinarie in panchina.
Per la squadra cambia niente se c’è uno di noi due ma se, come è successo a Cuneo, manchiamo entrambi la situazione è più complicata.
Il Como è una squadra che punta decisamente alla promozione. Dovremo stare attenti. Hanno due grandi attaccanti e un centrocampo di qualità. Sempre sconfitti in trasferta? Con l’Entella hanno perso per un rigore inesistente e con il San Marino per episodi “.
Il Savona potrà contare di tutti i titolari con il rientro tra i convocati anche di Quintavalla.
L’allenatore sardo ammette, però, di avere ancora dubbi: “In Coppa qualcuno ha risposto non bene ma si è ripreso negli allenamenti successivi. Abbiamo ancora dei dubbi”, spiega il tecnico che non si esprime sui singoli.
“Ribadisco con la Coppa è stata una settimana particolare, strana ma lo sarà anche per il Como”, conclude.