Cronaca

Movente passionale dietro l’omicidio-suicidio di Loano: da giorni Stefania Maritano viveva dai genitori

Omicidio-suicidio via Bulasce Loano

Loano. Anche se non sembrano esserci dubbi sul movente passionale dell’omicidio-suicidio, la tragedia di ieri di Loano si è lasciata dietro tanti interrogativi e sgomento. Difficile spiegare perché il geometra Paolo Moisello, 55 anni, ex dipendente del Comune di Loano, abbia ucciso la moglie, Stefania Maritano, dipendente di uno studio medico e vicesindaco di Borghetto, e poi abbia rivolto la pistola (regolarmente detenuta) contro di sé.

Un dramma, avvenuto nella villetta della coppia in via Bulaxe, che ieri mattina ha sconvolto la comunità loanese, ma anche di Borghetto dove la donna era conosciutissima a stimata per il suo impegno in Comune. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, alla base del gesto ci sarebbe la separazione tra i due, una decisione che il geometra non avrebbe accettato. Sembra che già da qualche giorno Stafania Maritano vivesse a casa dei genitori: ieri mattina, forse, era andata nella villetta per prendere qualcosa. Vicino a lei i militari hanno trovato i sacchetti della spesa: non è da escludere quindi che la donna la stesse portando al marito.

Invece i due coniugi, dopo l’allarme lanciato dai famigliari che non avevano più avuto loro notizie, sono stati ritrovati a terra, vicini, sul pianerottolo alla base della scala che porta al piano superiore della loro villetta. Lui aveva ancora con la pistola in pugno. Il medico legale Marco Canepa, arrivato per un sopralluogo, ha accertato che la donna è stata colpita alla testa, sul lato sinistro, mentre l’uomo si è puntato la pistola alla tempia. Poco lontano dai cadaveri, sopra un mobile, gli inquirenti avrebbero trovato due foglietti con alcune frasi scritte da Paolo Moisello. Parole di scusa e frasi dedicate alla moglie: “Non voglio perderla”. Elementi che hanno portato gli investigatori sulla pista dell’omicidio-suicidio. L’autopsia, che dovrebbe essere eseguita lunedì mattina, dovrebbe spazzare via tutti i dubbi sull’indagine che, salvo sorprese, dovrebbe quindi essere archiviata.

Se dal punto di vista investigativo, sulla dinamica del dramma, non sembrano esserci misteri, la tragedia di Loano lascia nei famigliari e negli amici delle vittime tanti perché. Nelle scorse settimane non c’erano stati infatti segnali evidenti che tra Moisello e la moglie potesse accadere qualcosa di così grave. Nessuno si sarebbe aspettato un simile epilogo.