Cronaca

Incontro all’Autorità Portuale per Reefer Terminal, licenziamenti “congelati”: a breve tavoli per trovare soluzioni

Presidio Reefer

Vado L. Procedura di mobilità sospesa e tavoli ad hoc che saranno attivati al più presto. Si potrebbe riassumere così quanto successo questa mattina nel corso dell’incontro all’Autorità Portuale di Savona per il lavoratori Reefer Terminal. Il vertice, al quale hanno presieduto tutte le parti coinvolte nel muro contro muro, è stato caratterizzato da forti discussioni, ma alla fine i dipendenti dell’azienda sono riusciti ad ottenere una piccola vittoria.

Le lettere di licenziamento restano infatti congelate e l’avvio di tavoli per trovare delle soluzioni rappresenta comunque uno spiraglio. L’auspicio è che si possa trovare una soluzione che eviti i settanta licenziamenti. Visti questi sviluppi, per ora, i lavoratori non torneranno a manifestare in strada e non ci sarà quindi nessun nuovo blocco delle attività portuali.

“E’ una vertenza complessa all’interno della quale abbiamo analizzato le istanze delle parti e il risultato trovato credo che possa essere soddisfacente pure in questo periodo nel quale le parti continueranno a vedersi nell’ottica di valutare strumenti alternativi a quelli presentati – dice Gian Luigi Miazza, presidente dell’autorità portuale di Savona – Nelle prossime settimane ci sarà una serie di incontri cui noi parteciperemo come coordinatori delle attività e l’obiettivo è vedere se esistono proposte diverse da quelle in campo, facendo anche una valutazione economica delle proposte presentate. La procedura per ora è sospesa, almeno fino a venerdì; poi se i tavoli previsti saranno fruttuosi non è escluso che la sospensione possa protrarsi”.

“Sono situazioni che sono arrivate nella consuntivazione di oggi perché sono anni che i dati sono in caduta; evidentemente delle azioni andavano fatte per salvare un’azienda importante e che credo continuerà ad esserlo in un prossimo futuro perché ha un traffico leader per quanto riguarda la frutta a livello italiano” conclude Miazza.

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