Albenga. Il deciso no di Coldiretti, Cia e Confagricoltura all’ipotesi della costruzione di un forno crematorio nell’Albenganese ha portato alla convocazione, da parte del sindaco ingauno, di un tavolo ad hoc per discutere di un progetto che fa storcere il naso a molti. Un appuntamento previsto per il prossimo 25 ottobre ma che, secondo il gruppo consigliare “E’ Albenga”, non sarebbe sufficiente a dare un quadro completo della situazione.
Per questo, i consiglieri Alberto Passino e Vittorio Varalli hanno inviato una lettera al Comune e alle associazioni di categoria chiedendo la convocazione di un vero e proprio “Tavolo Verde” in cui valutare non solo la realizzazione del “forno della discordia” ma, in generale, il nuovo piano regolatore cimiteriale, che è stato depositato presso il protocollo generale comunale lo scorso 19 settembre.
“Il sindaco ha convocato una riunione sul forno, ma non ha messo all’ordine del giorno le decisioni dell’amministrazione comunale inerenti gli eventuali ampliamenti dei cinque cimiteri (Leca, S. Giorgio, Salea, S. Fedele, Lusignano) e delle relative conseguenze sul territorio, fra le altre, a livello di sottrazione del suolo agricolo e di viabilità – si legge nella lettera – Al fine di rendere direttamente partecipe un settore così importante dell’economia albenganese, come l’agricoltura, su di un piano regolatore cimiteriale non sufficientemente sviscerato e che vedrebbe interessati in prima persona proprio gli agricoltori dalle scelte amministrative che verranno a trovare compimento con la sua adozione/approvazione in consiglio comunale, chiediamo che venga convocato, nel più breve tempo possibile, un vero e proprio ‘Tavolo Verde’”.
Gli agricoltori lamenterebbero il fatto che l’eventuale costruzione del forno potrebbe andare a minacciare le proprie coltivazioni e, soprattutto, la loro commercializzazione.