Savona. Domenica scorsa Papa Francesco ha indetto per tutta la chiesa una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero “per invocare da Dio questo grande dono per l’amata nazione siriana e per note le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo”.
La giornata scelta per questa iniziativa, a cui hanno aderito non solo le altre confessioni cristiane ma moltissime altre comunità di ogni fede da tutto il mondo, è sabato 7 settembre.
Anche nella diocesi di Savona-Noli ci si incontrerà quindi per pregare insieme raccogliendo l’appello accorato del Papa e, nello specifico, la richiesta che “tutte le Chiese particolari organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione”.
Il vescovo Vittorio Lupi in prima persona ha infatti voluto aderire alla giornata inviando una lettera a tutte le parrocchie, agli istituti religiosi, alle aggregazioni laicali e alle confraternite, facendosi così promotore di questa iniziativa a livello diocesano che sarà strutturata in due diverse modalità.
Per la tutta città di Savona l’appuntamento in Cattedrale alle 19 di sabato 7 settembre. L’incontro durerà fino alle 21 circa ed è fissato alle 19 per dare modo a chi lo desidera di unire alla preghiera il digiuno della cena.
Per le altre parrocchie della diocesi invece si è ritenuto più opportuno che ognuna organizzi in loco un momento di preghiera, per favorire maggiormente la partecipazione.
Ad esempio a Cogoleto la veglia è già stata organizzata e si svolgerà presso la chiesa di santa Maria Maggiore dalle 19 alle 24 con adorazione eucaristica, vespri e letture dei brani della Pacem in terris di papa Giovanni XXIII. Altre parrocchie seguiranno nei prossimi giorni.
“Anche se non è semplice contattare i fedeli per comunicare questa iniziativa, non essendoci una domenica di mezzo, confido che ognuno farà il possibile per divulgare la notizia del luogo e dell’ora dell’incontro – spiega il vescovo Lupi –. Il fatto che la notizia sia stata già annunciata dalla televisione fa sì che la gente sappia già di che si tratta e ci facilita nel compito”.
“La speranza è di ritrovarci numerosi a pregare per questa intenzione – conclude – dato anche il momento drammatico che stiamo vivendo a livello internazionale”.