Savona. Estate Sicura in mare e sugli arenili con un bilancio dei controlli che risente della fiacca del turismo. Meno diportisti e bagnanti, soprattutto concentrati nei weekend, hanno indotto la guardia costiera a focalizzare la vigilanza specialmente nei giorni di sabato e domenica. A stagione conclusa le somme dicono che i controlli sono stati numerosi (2138), ma pochi i verbali (78): meno degli anni passati. Merito delle campagne d’informazione della guardia costiera, ma anche segno della minor presenza di turisti.
Lo spiega il comandante Enrico Moretti: “Le infrazioni diminuiscono anche grazie alle campagne informative portate avanti dalla Capitaneria nel corso degli anni, un grande lavoro di ‘educazione’, se posso usare questo termine, sulla corretta fruizione del mare e delle spiagge. Il modo di andare per mare: c’è l’uso di imbarcazioni da diporto non tanto per la navigazione quanto per la sosta nelle immediate adiacenze del porto. La guardia costiera si adegua ai tempi; ci sono maggiori controlli di prossimità ai diportitisti e ai bagnanti, a chi svolge attività di svago o professionale. Segnalo per esempio le attività preventive nei confronti di circoli nautici, assistenti bagnanti e ristoratori”.
“L’intervento più impegnativo dal punto operativo – prosegue il capitano di vascello – è stata l’evacuazione a mezzo elicottero di un marittimo della Corsica Ferries che era rimasto incastrato in una porta stagna, con gravi danni di salute. L’estate è stata poi caratterizzata da tanti piccoli interventi. La nostra è un’attività in tutte le 24 ore, che viene percepita per la sua importanza verso la collettività”.
Come ogni estate si è ripresentato il fenomeno dei saccopelisti e campeggiatori da spiaggia. “Siamo in una fase di analisi del fenomeno – osserva il comandante Moretti – Quest’anno rispetto al passato c’è stata una proliferazione incredibile di persone che vengono a bivaccare sulla spiaggia. E’ opportuno differenziare”.
“Un’amministrazione non deve limitarsi a fare contravvenzioni quando viene rilevato l’illecito: il fenomeno va analizzato per distinguere fra persone prepotenti che impongono il loro modo di fruire la spiaggia agli altri e persone che, invece, non hanno altra possibilità di venire al mare se non con una tenda; tanto che questi ultimi chiedono quasi scusa per l”occupazione’ quando viene loro ordinato di andarsene. Credo che il problema vada osservato e risolto studiando soluzioni capaci di regolare, perché no, certi comportamenti e rendere possibile la spiaggia anche alle fasce più deboli” conclude il comandante della guardia costiera savonese.