Cronaca

Alassio, ordinanza “ferragostana”: divieto di lavarsi nelle fontane pubbliche

comune alassio

Alassio. Divieto di lavarsi nelle fontane pubbliche, di utilizzare le stesse per il lavaggio di persone, indumenti, scarpe, cose e animali, eccetto per l’uso strettamente legato al consumo e alla pulizia delle mani.

Il sindaco di Alassio, Enzo Canepa, ha deciso di dare il classico giro di vite per chi abusa dell’acqua di fontane e fontanelle della città del Muretto. Ora c’è un’ordinanza firmata di suo pugno che è entrata in vigore da pochi giorni e che residenti e turisti sono tenuti a rispettare anche in concomitanza con il Ferragosto, giornata dei gavettoni d’acqua sulle spiagge e sul lungomare.

“Premesso che uno degli obiettivi primari dell’amministrazione è la libera fruizione delle fontane pubbliche e dei servizi igienici pubblici mantenendoli efficienti e puliti, in particolare nel periodo turistico, abbiamo deciso di rendere esecutiva un’ordinanza che riguarda tutto il territorio comunale nella speranza che questa venga rispettata anche per senso civico e buona educazione” dice Canepa.

I tecnici del Comune, tra l’altro, intervengono quotidianamente per la disostruzione degli scarichi intasati dalla sabbia proveniente dalle abitazioni da parte di cittadini e turisti, nonché dal lavaggio di scarpe, indumenti e anche animali. Nei giorni scorsi è stato anche segnalato che con l’ostruzione degli scarichi l’acqua si riversa sulla strada provocando intralcio al traffico pedonale e veicolare.

Le violazioni, per chi non rispetta l’ordinanza del sindaco, sono punite con una sanzione amministrativa compresa tra 25 e 500 euro. Per farla rispettare l’amministrazione ha affidato il controllo in città al comando di polizia municipale, all’Ufficio Salvaguardia Ambiente e agli organi della forza pubblica che operano ad Alassio.