Andora. I Comuni, alle prese con il versamento delle quote pro-terromotati raccolte attraverso la bollettazione dell’acqua, stanno incontrando non poche difficoltà con il sistema che appunto dovrebbe agevolare il trasferimento delle risorse allo Stato centrale. Il sistema è gestito dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico.
“Si tratta di denari che i cittadini hanno versato e sono stati chiamati a versare, che non sono degli enti locali ma devono andare a favore della ricostruzione nelle zone dell’Emilia colpite dal terremoto – spiega il sindaco di Andora, Franco Floris, già presidente della Commissione Finanze dell’Anci e ora nell’Ufficio di Presidenza nazionale – Ora però i Comuni si scontrano con la complessità del sistema per trasferire queste quote, ricevute attraverso i contributi obbligatori pagati dai cittadini in bolletta”.
L’aspetto curioso è che il sito della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico è ospitato su un dominio .cc. Ossia un dominio delle isole Cocos e Keeling, isolette situate in pieno Oceano Indiano e appartenenti al territorio australiano. Di solito un nome a dominio registrato per individuare attività particolarissime come Chinese Corporation o Country Club. Probabilmente in questo caso utilizzato per ricordare le due lettere iniziali dell’acrononimo della Cassa Conguaglio che si occupa di elettricità, gas e acqua: Ccse.
“Non si comprende perché il dominio di un ente pubblico debba essere in qualche modo associato alle isole Cocos – sottolinea il sindaco Floris – In ogni caso il sito che dovrebbe essere d’aiuto alle amministrazioni e non il contrario. I soldi raccolti attraverso le bollette dell’acqua sono dei cittadini e destinati ai terremotati”.
“I Comuni per trasferire questi denari devono utilizzare il sistema telematico della Ccse, attraverso un apposito modulo, ma si incontrano continue difficoltà e complicazioni. A noi preme che queste risorse arrivino speditamente a destinazione” conclude il sindaco di Andora.