Cairo M. “C’è qualcuno che spara agli aironi a San Giuseppe di Cairo?”. A porsi la domanda sono i volontari della Protezione Animali Savonese che per la terza volta in un mese sono stati chiamati a soccorrere un bellissimo airone cinerino. L’animale, come gli altri, presentava una ferita all’ala che potrebbe essere attribuita sia all’impatto con un cavo aereo che, vista anche la vicinanza temporale e territoriale dei casi, con l’azione di un fucile ad aria compressa.
“Questi animali sono stanziali nella nostra provincia e, assieme a cormorani e marangoni, trovano facili prede nei piccoli pesci liberati dalla Provincia per ripopolamento nei torrenti valbormidesi a beneficio della pesca sportiva; ed è in corso uno sciagurato progetto, tutto italiano come al solito, per monitorare l’impatto di questi meravigliosi volatili sugli allevamenti di piscicoltura e sui ripopolamenti, finalizzato a richiedere all’Unione Europea la deroga per poterli cacciare; e probabilmente qualcuno ha cominciato illecitamente a ‘portarsi avanti col lavoro'” osservano dall’associazione animalista.
“L’airone è ora in cura a carico e spese dell’Enpa che attende, fiduciosa ma non troppo, che la Provincia di Savona, responsabile per legge dei soccorsi della fauna selvatica ferita e in difficoltà, rinnovi con l’associazione la convenzione scaduta ormai da 7 mesi, permettendole di continuare l’attività molto apprezzata anche dai turisti che frequentano la Riviera” concludono dalla Protezione Animali.