Albissola M. In tempo di crisi anche la disoccupazione, con relativa indennità, può apparire una soluzione alla totale impossibilità di percepire uno stipendio, per quanto ridotto. E’ la condizione che si trovano a dover affrontare i 5 dipendenti – ormai “ex”, visto che, dal 1 luglio, la loro fabbrica ha definitivamente chiuso i battenti – della MA8, ditta albissolese nata dalla Ep System a seguito della cessione di un ramo d’azienda.
Questi lavoratori non solo, a causa della crisi, hanno 10 mesi di stipendio arretrati, ma dallo scorso gennaio – momento in cui è scattata la cassa integrazione in deroga – fino a giugno non hanno visto nemmeno un euro, a causa di un errore tecnico che, a quanto dice un portavoce, Inps e Regione si starebbero addossando a vicenda. “A questo punto, se vogliamo fare del sarcasmo amaro, meglio la disoccupazione: almeno, ci hanno detto, quella dovrebbe essere assicurata” dice sconsolato Andrea Cuvato, della Rsu dell’azienda.
“La situazione è questa: da gennaio dobbiamo fare i conti con il mancato pagamento degli ammortizzatori sociali – continua Cuvato – Questo perché l’azienda ha effettivamente compilato in modo corretto i relativi documenti da inviare all’Inps, ma, secondo quest’ultimo, vi sarebbe stato un successivo errore nel conteggio delle ore lavorative e nell’inserimento di esse nel sistema operativo da parte dalla Regione. Il risultato è che i pagamenti sono bloccati e i vari organismi preposti si rimpallano le responsabilità lasciando noi, per ben sei mesi, senza nemmeno poter contare sui 700 euro mensili cui avevamo diritto”.
“Non solo – continua il portavoce dei lavoratori della MA8 – Noi arriviamo già da una situazione gravosa, con 10 mesi di stipendio arretrati: andando in cassa integrazione eravamo certi che almeno quel tipo di indennità sarebbe stata garantita, e invece guardi un po’ come siamo messi. Dal primo luglio, poi, siamo disoccupati, ma sembra che per avere i soldi della disoccupazione vi siano meno problemi. E noi ora non possiamo che sperare in quella”.
La MA8 si occupava della produzione di saldatrici elettroniche e aveva sede in via Delle Industrie ad Albissola Marina. “Ora voglio solo fare un appello all’assessore regionale Enrico Vesco: vorremmo che verificasse quali siano i motivi per cui i nostri pagamenti risultano bloccati, e di porvi rimedio. Altrimenti cosa dovremmo fare? Incatenarci in qualche piazza per farci ascoltare? Chiediamo solo ciò cui abbiamo diritto” conclude Cuvato.