Finale L. Dopo l’ordinanza del sindaco di Finale sulla rimozione della recinzione che impedisce l’accesso alla spiaggia libera di Varigotti al Malpasso, arrivano le critiche alla giunta da parte della minoranza finalese e del gruppo “Per Finale” che aveva già sollevato il caso dai primi di giugno, senza considerare l’intervento del consigliere Piccardi nel corso dell’ultimo Consiglio comunale.
“Il Comune non poteva non sapere perché ha autorizzato il posizionamento della rete (i documenti si potranno vedere sul sito www.perfinale.it). Durante il consiglio Comunale il vicesindaco aveva ribattuto di essere a conoscenza dell’intervento che ha difeso in quanto secondo lui riguardava solo uno scoglio da proteggere. Lo scoglio, secondo Ferrari, è pericoloso per chi si tuffa e peggio ancora veniva frequentato di notte da ragazzi, disturbando gli abitanti delle case vicine (quelli che di fatto avevano impedito l’accesso ad un bene pubblico)” spiega la consigliere di opposizione Tiziana Cileto.
“Se il sindaco ieri ha dichiarato di non sapere cosa era successo al Malpasso dobbiamo ritenere che il vice sindaco Ferrari non parli più a nome della giunta ma solo a titolo personale e che il sindaco stesso non lo ascolti quando parla”.
“In realtà l’indignazione dei cittadini ha permesso di mettere in evidenza un colossale sbaglio di questa amministrazione che ha concesso una recinzione che difatto privatizzava un bene del demanio marittimo. La diffusione della notizia e l’impegno dell’ufficio regionale per il demanio a cui abbiamo segnalato l’abuso già a fine giugno ha creato le condizioni perché questa amministrazione dovesse fare retromarcia e ripristinare l’accesso alla spiaggia del Malpasso” conclude.





