Cronaca

Sottotetti Villanova, il sindaco Cassiano: “Nessuno verrà lasciato solo”

Domenico Cassiano, sindaco Villanova d'Albenga

Villanova d’Albenga. “Prendo atto del dibattito susseguente all’interpellanza del consigliere Melgrati e delle dichiarazioni di fonte regionale in merito alla vicenda sottotetti. Dichiarazioni che, almeno in parte, meriterebbero una replica tanto sono sorprendenti, ma credo che ai cittadini poco interessino le repliche e molto più l’informazione circa il prosieguo della vicenda” questa la premessa del sindaco di Villanova d’Albenga, Domenico Cassiano, a proposito dell’inchiesta giudiziaria che ha portato al sequestro di 44 abitazioni.

“Ora, senza entrare nel merito di eventuali responsabilità, convinto che su di esse si farà piena luce, mi sento di dire ai cittadini e a tutti gli interessati che, anche se senza clamore, il sottoscritto e la Giunta Comunale non hanno mai smesso di seguire la vicenda – continua Cassiano – A tal scopo è stato conferito incarico a professionisti di comprovata capacità’ al fine di costruire un percorso che porti ad una soluzione praticabile, equa e definitiva dell’intera vicenda”.

Di qui la promessa del primo cittadino villanovese: “Voglio assicurare a tutti il mio impegno, quello della giunta comunale, dello staff che sta lavorando e che ove necessario sarà integrato con ulteriori professionalità, per venire a capo di questa vicenda. Ovviamente ciò potrà avvenire solo attraverso un percorso limpido ed in piena legittimità. Voglio assicurare una volta ancora che nessuno di quanti hanno costruito, investito o comprato casa a Villanova verrà lasciato solo”.

Ieri il consigliere regionale del Pdl, Marco Melgrati, aveva sottolineato come le concessioni rilasciate dal Comune di Villanova siano “assolutamente fuori legge”, accusando l’amministrazione comunale di minimizzare un problema che riguarda 350 famiglie. Oggi la risposta del sindaco.

Intanto i titolari dell’azienda Rivalmare, proprietaria del primo complesso sequestrato dalla Procura per mezzo della Forestale, hanno presentato una richiesta di risarcimento milionaria nei confronti dell’amministrazione comunale. Chiedono all’ente comunale due milioni e quattrocentomila euro per i danni causati dalla norma del Piano finita nell’occhio del ciclone.

Dopo il caso di Villanova, la Regione ha adeguato la legge che consente il recupero edilizio dei sottotetti. La nuova legge punta a correggere le impostazioni di quella attuale che consente infatti il recupero abitativo dei sottotetti di edifici esistenti, senza stabilire limiti dimensionali e incrementi di volumetrie che in diversi casi vanno oltre la ristrutturazione e si configurano come vere proprie nuove costruzioni.

Il ddl fissa invece precisi limiti di incremento della sagoma di copertura delle costruzioni: non più di 50 centimetri per la “linea di colmo” e per quella della “gronda”, limiti che rientrano nelle norme statali e regionali della ristrutturazione edilizia.

La nuova normativa potrà essere applicata ai fabbricati che già dispongono di sottotetti in grado di diventare abitazioni senza danni paesaggistici. Sempre nel ddl approvato dalla giunta regionale si dà ai Comuni la possibilità di disciplinare con gli strumenti urbanistici, gli interventi di recupero dei sottotetti esistenti realizzati dopo l’entrata in vigore della legge del 2001.