Alassio. “Voglio riprendere la proposta lanciata dal coordinatore del gruppo di volontari ‘SoccorritoriAlassio’ Marco Forno relativamente all’inserimento di una tassa di trasporto in ambulanza a carico di chi viene soccorso perché ubriaco e devoluzione dei proventi in un fondo a favore delle vittime della strada o per altre iniziative legate alla prevenzione ed al mondo del volontariato. Anche perché è bene ricordare che le ambulanze se impegnate in un soccorso di questo genere non sono disponibili per altri interventi”. Così dichiara il capogruppo del Pdl Marco Melgrati che annuncia la presentazione di un’interrogazione in Regione per sapere se è intenzione dell’amministrazione regionale intervenire in questo senso e se è possibile introdurre nel protocollo con le pubbliche assistenze un rimborso per le corse derivanti da questo tipo di soccorso.
“Credo – continua il capogruppo del Pdl – che questo possa rappresentare un messaggio importante soprattutto per i nostri giovani che su questo tema devono essere responsabilizzati e devono capire che il divertimento deve essere responsabile perché, dobbiamo dirlo, ogni anno le vittime della strada sono più delle vittime del cancro e questo è inaccettabile”.
L’esponente del Pdl continua: “E’ vero che dobbiamo principalmente lavorare sulla prevenzione ma anche sul fenomeno di per sé nel momento in cui si presenta: prevedere l’addebitamento del costo relativamente al trasporto in ambulanza che rappresenta una spesa tra l’altro importante per il sistema sanitario pubblico, a carico di coloro che, perché esagerano con alcool e droghe, devono essere portati in ospedale potrebbe essere un’iniziativa. La stessa cosa accade ad esempio per quelle persone che fanno sci fuori pista, in caso di soccorso e salvataggio con elicottero, nel momento in cui venga provata l’incompetenza o l’imprudenza nell’affrontare determinati percorsi, il costo è a carico di coloro che improvvidamente si sono trovati, contravvenendo alle regole di sicurezza, in luoghi dove non dovevano essere”.
“Sono convinto che questa iniziativa non sia una soluzione ma un piccolo passo verso una più responsabile cultura del divertimento consapevole soprattutto nei confronti delle nuove generazioni”, conclude Marco Melgrati.
