Cronaca

Savona, dipendente di colorificio vittima di estorsione: 36enne patteggia e promette risarcimento

Savona Tribunale

Savona. Si è impegnato a risarcire la vittima dell’estorsione e ha patteggiato. Così si è concluso il processo per direttissima che vedeva imputato Cristian Bua, l’imbianchino di 36 anni arrestato lo scorso 10 luglio con l’accusa di estorsione nei confronti del dipendente di un colorificio del centro di Savona. Bua ha patteggiato due anni e quattro mesi di reclusione, oltre a 1000 euro di multa, e si è impegnato a risarcire con 7000 euro la parte offesa, Carlo V., 53 anni.

Il trentaseienne era stato arrestato dai carabinieri di Savona che da qualche giorno indagavano su questa vicenda. Le manette erano scattate, intorno alle 14,30, dopo quello che secondo il negoziante che lo ha denunciato, dipendente di un colorificio del centro città, non era che l’ennesimo tentativo di farsi consegnare del denaro da parte di Bua. Non appena il trentaseienne aveva chiesto i soldi, un centinaio di euro, al commerciante i militari erano intervenuti e lo avevano arrestato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti sembra che le richieste di soldi andassero avanti da qualche mese. Tutto sarebbe iniziato quando Bua, di professione imbianchino, si era presentato nel negozio accusando il commesso di avergli dato come resto una banconota da 50 euro falsa: “Ho passato guai per quel denaro quindi o mi dai dei soldi o ti denuncio” sarebbe stato il tenore delle minacce lanciate dal cliente. All’inizio il dipendente del colorificio avrebbe assecondato le richieste di denaro che però non accennavano a fermarsi (in tutto gli avrebbe consegnato circa seimila euro). Da qui la decisione di rivolgersi ai carabinieri che aveva portato all’arresto dell’imbianchino.

Durante la prima udienza del processo, la scorsa settimana, il giudice aveva convalidato l’arresto di Cristian Bua, difeso dall’avvocato Alessandro Lorenzi, e gli aveva concesso gli arresti domiciliari.