Savona. Pugno duro nei confronti dei locali pubblici, come nel caso di Albisola e dei 5 mila euro di sanzione per due tranci di pizza serviti al tavolo, ma tolleranza e permissivismo per le sagre. Le norme e le regole igienico sanitarie vanno rispettate: da tutti. Questa la posizione di Confcommercio Savona.
“Il comparto del commercio e dei pubblici esercizi crede che le regole debbano essere sempre osservate nell’interesse di tutti, consumatori ed operatori del settore. Chi sbaglia, lo riconosca o no, se ha commesso un’infrazione, ne deve rispondere. Una riflessione, però, sorge spontanea alla notizia del caso della multa ad Albisola: com’è possibile che in un paese con tanti imposizioni si eserciti l’abusivismo commerciale in maniera così massiccia e palese da sembrare quasi legalizzata?” è l’osservazione dell’associazione di categoria.
“Facendo riferimento alla categoria dei pubblici esercizi, ai ristoranti, pizzerie, gastronomie, ecc. vengono imposte regole rigidissime per la tutela della salute dei consumatori. Le regole sono molto onerose anche da un punto di vista economico, ma è giusto così: l’igiene e la salute innanzi tutto. In questo contesto però ci sono le eccezioni, ci sono coloro che si improvvisano ristoratori all’aperto durante le ‘sagre’. Chi garantisce per la sicurezza alimentare, per le materie prime usate, per la loro conservazione, per gli ambienti dove sono conservate, per gli ambienti dove sono collocate le cucine? Quali garanzie possono offrire coloro che manipolano i cibi? Hanno seguito i corsi obbligatori in materia di igiene alimentare?” si chiede Confcommercio.
“Deve essere chiaro: le sagre rappresentano una ricchezza per in nostro territorio. Valorizzano l’entroterra, richiamano turisti, fanno scoprire borghi bellissimi, possono valorizzare eccellenze e tradizioni culinarie insospettabili. Qualche Comune infatti le ha regolamentate proprio in tal senso, per tutelare tale specificità: definendone durata, tipologia, nel rispetto delle specificità gastronomiche del territorio. Certamente le sagre non possono diventare generici ristoranti all’aperto esentati dall’osservanza delle imposizioni, comprese quelle fiscali, che tutte gli altri operatori devono osservare. Insomma, se servire una pizza ad un tavolo da appoggio può anche essere un atto di cortesia che per legge non si può fare, l’abusivismo e la contraffazione non si dovrebbero più tollerare. Quando sarà finalmente sancita la legge economica fondamentale che prevede che valgano le ‘stesse regole per lo stesso mercato’?” conclude Confcommercio Savona.