Cronaca

Labrador ucciso ad Osiglia, Enpa: “Il responsabile potrebbe non fare nemmeno un giorno di carcere”

labrador osiglia

Savona. L’Enpa di Savona torna sul caso del labrador barbaramente ucciso e annegato nel lago di Osiglia, con l’associazione che, anche grazie all’appoggio di molti cittadini rimasti indignati per l’episodio, si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico del responsabile con l’avvocato Lucrezia Novaro. Tuttavia, precisa: “Un vero processo potrebbe anche non celebrarsi mai in quanto il responsabile potrebbe chiedere di definire il procedimento con un patteggiamento (il che gli consentirebbe di fruire di uno sconto di pena, nonché di celebrare il processo in via camerale, quindi non in pubblico)”.

“Inoltre, nonostante le pene siano state recentemente elevate, è ben difficile che l’autore del fatto possa scontare anche solo un giorno di carcere; recentemente però una sentenza della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un giovane che, dopo essere stato condannato per l’uccisione volontaria del cane di una donna, chiedeva di beneficiare della sostituzione della pena detentiva, sostituzione negata in considerazione della gravità del fatto e delle scarse possibilità di recupero sociale di un uomo che avesse agito con tanta crudeltà (nella fattispecie uccise il cane con un calcio allo sterno)” spiega ancora l’associazione savonese.

Recentemente sul caso del labrador ucciso ad Osiglia si era pronunciata anche l’ex ministro Brambilla a ad Alassio per la presentazione del suo “Manifesto Animalista”, affermando che la legge prevede anche una condanna fino a due anni di carcere per brutali uccisioni di animali.

“L’Enpa proseguirà comunque la sua battaglia fino alla fine… – conclude l’associazione savonese -. L’iniziativa legale è finalizzata a rimarcare come il fatto accaduto sia di una gravità tale da non passare in secondo piano, neppure quando il trascorrere del tempo attenuerà i clamori odierni ed il colpevole invocherà tutti i benefici concessi e concedibili dalla legge; legge che, seppure migliorata con le modifiche introdotte nel 2004, necessita ancora di ulteriori miglioramenti che elevino gli animali al di sopra delle semplici ‘cose’, come esige la crescente sensibilità dei cittadini”.