Cronaca

Guardia Costiera, operazione “July Fish 2013”: 4000 euro di multa ad un peschereccio di Finale Ligure

Savona. Si è conclusa un’ampia operazione di vigilanza sulla pesca svolta sul territorio ligure e all’interno di Lombardia, Piemonte e parte occidentale dell’Emilia Romagna. L’operazione, denominata “July Fish 2013”, ha visto impegnato il personale della Guardia Costiera per tre giorni, dal 23 al 25 luglio, in un’intensa attività di vigilanza in mare e a terra nelle verifiche lungo l’intera filiera commerciale dei prodotti ittici.

Significativi i dati dell’operazione che ha visto il coinvolgimento di 17 mezzi nautici della Guardia Costiera e di 133 uomini e donne dei Nuclei Ispettivi Pesca delle Capitanerie di Porto di Genova, Savona, La Spezia ed Imperia e degli Uffici Circondariali Marittimi di Santa Margherita Ligure, San Remo ed Alassio, coordinati dal Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Genova.

Questi i risultati: 120 controlli in mare alle unità da pesca professionale, sportive dilettantistiche e da diporto; 229 controlli ai punti di sbarco del pescato, mercati e punti di vendita dei prodotti ittici, ristorazione, compresa quella etnica, stabilimenti e depositi, società import-export e camion frigo dedicati.

Ammontano a 6 tonnellate e 813 kg i prodotti ittici posti sotto sequestro; una notizia di reato è stata inoltrata all’autorità giudiziaria, mentre sono 22 le sanzioni amministrative accertate, per complessivi 65.494 euro di sanzioni. Infine, un attrezzo da pesca è stato sequestrato.

Gli interventi di maggior rilievo sono stati il sequestro di circa cinque tonnellate di prodotto ittico congelato presso due depositi nell’area genovese, per errata informazione sulle modalità di cattura riportate per il consumatore, e il sequestro, eseguito nella provincia di Milano, di 1,6 tonnellate di prodotto ittico che recava denominazioni di vendita non conformi a quanto previsto dalla normativa vigente; a carico dei trasgressori sono state elevate sanzioni amministrative da 6.000 euro cadauna.

Importante anche l’attività svolta recentemente nelle acque a ponente di Genova, che ha portato al sequestro di 80 metri di rete da posta, di alcuni fucili subacquei e del pescato a carico di alcuni pescatori sportivi che operavano in area vietata, con l’irrorazione di sanzioni amministrativa per un totale di 8.000 euro.

I controlli sono stati estesi anche alle città di Verbania, Varese e Novara, dove le verifiche sono state condotte dai militari del dipendente Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera di stanza sul Lago Maggiore.

Per quanto concerne l’attività della Capitaneria di Porto di Savona nell’ambito dell’operazione “July Fish 2013”, va segnalata l’intercettazione di un peschereccio di Finale Ligure sorpreso a pescare con reti a strascico troppo vicino alla costa, un comportamento particolarmente grave per l’ecosistema marino; il pescatore si è visto infliggere una sanzione amministrativa di 4000 euro, con conseguente sequestro dell’attrezzo e del pescato, circa 20 chili di prodotto ittico, che è stato devoluto in beneficienza alla Caritas.

In base alla nuova normativa la sanzione avrà conseguenze anche sul sistema a punti in vigore, con conseguente rischio di vedersi sospesa o ritirata la licenza di pesca in caso di nuovi comportamenti illeciti.

Inoltre i controlli presso i centri commerciali di Savona e Torino hanno permesso l’inizio di indagini su prodotti ittici venduti come cernie e polpi e di cui si sospetta invece l’appartenenza a specie meno pregiate e di costo inferiore, con conseguente frode in commercio a danno dei consumatori.